Sullo sfondo di un’intensificazione degli attacchi russi, si apre a Roma la due giorni della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina (Urc2025), appuntamento annuale per confermare la solidarietà a Kiev, l’impegno dei donatori e l’appoggio dell’Europa in un momento in cui appare elevato il rischio di un disimpegno americano.
Francia e Regno Unito sono pronte a “coordinare” la loro deterrenza nucleare e a proteggere l’Europa da qualsiasi “minaccia estrema”: in visita di Stato nel Regno Unito, il presidente francese Emmanuel Macron firmerà una dichiarazione congiunta col primo ministro britannico Keir Starmer. Intanto la Russia colpisce Kiev. Droni anche sulla città ucraina di Kostiantynivka: due morti.
Starmer-Macron, pronti piani forza peacekeeping
I piani europei per una forza di peacekeeping da schierare in Ucraina nell’ambito di un cessate il fuoco nella guerra con la Russia sono pronti. Lo hanno affermato il presidente francese, Emmanuel Macron, e il premier britannico Keir Starmer, intervenuti alla riunione dei volenterosi in videocollegamento con la Conferenza di Roma. “Abbiamo un piano pronto per essere avviato nelle ore successive al cessate il fuoco”, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron durante una visita nel Regno Unito. Il primo ministro britannico ha aggiunto che le proposte sono “mature e le stiamo elaborando su una base a lungo termine”.
Zelensky, lieto se l’Italia investirà sulla nostra difesa
“Sono grato a Giorgia Meloni e all’Italia per la leadership nel sostenere l’Ucraina e per aver organizzato la grande Conferenza internazionale per la ripresa dell’Ucraina. Il livello di decisioni e incontri è davvero elevato. Insieme, stiamo rafforzando il futuro dell’Ucraina. La nostra priorità assoluta in questo momento è la difesa aerea e la produzione di droni, in particolare intercettori. Saremmo lieti di vedere investimenti italiani in tutto ciò che protegge le vite in Ucraina oggi e contribuirà a salvaguardare l’Italia domani”. Lo scrive su X Volodymyr Zelensky.
Bessent: “Fondo ricostruzione è base per la pace”
Il fondo di investimento per la ricostruzione dell’Ucraina “è la base per una pace a lungo termine”. Lo dice il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent, in un breve collegamento dagli Usa con la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a Roma. “La comunità internazionale a mio avviso – continua Bessent – dovrà continuare a fare sforzi” per sostenere l’Ucraina, “e di questi sforzi mi rallegro”. Insieme alla comunità internazionale, gli Stati Uniti daranno “un contributo diretto allo sviluppo economico e alla prosperità dell’Ucraina”.
Starmer e Macron ai Volenterosi, più pressione su Putin
Il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno sollecitato i partner della cosiddetta coalizione dei volenterosi a intensificare “le pressioni” sul presidente Vladimir Putin per spingere la Russia a negoziare la pace in Ucraina. I due lo hanno sottolineato intervenendo da Londra, dopo aver visitato una base militare, alla videocall con gli altri leader alleati riuniti a Roma per la conferenza sulla ricostruzione. Starmer e Macron hanno confermato il loro asse a sostegno di Kiev, rivendicando la guida di un’ipotetica futura missione militare postbellica di garanzia in Ucraina.
Von der Leyen visita fondazione Olena Zelenska a Roma
“La presidente von der Leyen ha visitato la Fondazione Olena Zelenska alla conferenza sulla ripresa dell’Ucraina. La fondazione porta la luce alla fine del tunnel: attraverso spazi sicuri, supporto per la salute mentale e accesso all’istruzione per i giovani ucraini. È impressionante ciò che stanno realizzando”. Lo riporta la portavoce capo della Commissione europea, Paula Pinho, postando una foto di von der Leyen con Olena Zelenska.
I repubblicani in Congresso aprono alle sanzioni alla Russia
I repubblicani in Congresso aprono al provvedimento per sanzioni più stringenti contro la Russia presentato dai senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal. Lo speaker della camera Mike Johnson e il leader dei repubblicani in Senato John Thunes ne parleranno la prossima settimana e decideranno come procedere. La misura in Senato ha un ampio sostegno, con 80 senatori che la hanno co-sponsorizzata. Il provvedimento prevede sanzioni alle industrie dell’energia e della difesa russe e impone dazi del 500% a ogni paese che acquista l’energia russa.
Meloni evoca statua “del pugile a riposo” e chiede di salvare Odessa
La ‘statua del pugile a riposo’, con una copia donata ai governi partecipanti alla conferenza di Roma e la città di Odessa ‘adottata’ dall’Italia. Giorgia Meloni, nei suoi interventi dalla Nuvola, dove si tiene la riunione internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina dice: “A proposito della forza simbolica di alcuni gesti, voglio ringraziare il ministro della Cultura Alessandro Giuli per aver voluto donare ai governi che sono oggi presenti a questa conferenza la riproduzione dell’antica statua del ‘Pugile in riposo’ che è conservata qui a Roma nel Museo nazionale romano”. Per Meloni si tratta di “una statua che rappresenta un combattente chiaramente segnato da innumerevoli battaglie e che è finalmente a riposo quando la lotta è finita, che però desta chiaramente ammirazione e rispetto in chi guarda. Ed è l’Ucraina che noi guarderemo quando questa guerra sarà finita”, è il paragone applaudito. Poi sulla città portuale del Mar Nero spiega: “Non è un caso che l’Italia abbia scelto di occuparsi di alcuni dei simboli e luoghi che compongono il mosaico identitario della nazione ucraina: il luogo è Odessa, i simboli sono la cattedrale della Trasfigurazione, la Filarmonica, il museo delle belle arti, gemme di un patrimonio culturale splendido che ci appartiene come europei e che come europei vogliamo proteggere perché possa essere consegnato a chi verrà dopo di noi”.
Zelensky, sicuro che con Usa potenzieremo i Volenterosi
“Generale Kellogg, senatori Graham e Blumenthal, grazie mille, è fantastico che abbiate aderito a questo formato, ed è la prima volta. Grazie al presidente Trump, i suoi segnali sono molto importanti e ci contiamo. Sono sicuro che in futuro potenzieremo insieme la coalizione dei volenterosi, e questo è importante”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in apertura della call della Coalizione dei volenterosi da Roma.
Merz, trattiamo l’acquisto di Patriot Usa da girare a Kiev
Il governo federale tedesco intende acquistare dagli Stati Uniti sistemi di difesa aerea Patriot per metterli a disposizione dell’Ucraina: lo ha detto a Roma il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Durante un incontro con i giornalisti a margine della conferenza sull’Ucraina Merz ha rivelato di averne già parlato con il presidente Trump: “Gli americani ne hanno in parte bisogno anche loro, ma ne hanno molti”, e che i due ministri della Difesa sono impegnati a negoziare proprio questa possibilità.
Rubio, Lavrov ha condiviso una nuova idea sull’Ucraina
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha riferito che il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha condiviso una “nuova idea” sull’Ucraina durante il loro incontro in Malesia. “Non si tratta di un nuovo approccio. È una nuova idea o un nuovo concetto che sottoporrò al presidente per discuterne”, ha detto Rubio, mettendo in evidenza che non si tratta di qualcosa che “porta automaticamente alla pace, ma potrebbe potenzialmente aprire la strada a un percorso”.
Meloni ai volenterosi: “Nostri sforzi complementari a quelli Usa”
“I nostri sforzi, sono complementari a quelli dell’amministrazione americana. Sono grata per la presenza a questo meeting di Kellogg”. Lo ha detto Giorgia Meloni, collegandosi con Londra per la call dei ‘Volenterosi’, a margine della conferenza per la ricostruzione in Ucraina, in corso a Roma. Alla riunione, dalla Capitale, tra gli altri partecipano, oltre alla premier italiana, il presidente ucraino Zelensky, il cancelliere tedesco Merz, e la presidente della Commissione Ue, von der Leyen. Con loro l’inviato di Trump, Kellogg. Collegati il premier britannico Starmer e il presidente francese Macron.
Merz, Russia deve capire che non prevarrà militarmente
“Parteciperò alla riunione della Coalizione dei Volentieri e interverrò brevemente. Lo stiamo facendo affinché il popolo ucraino possa proteggersi meglio. Lo stiamo facendo per aumentare le possibilità di una soluzione negoziata. La Russia deve semplicemente capire che non prevarrà militarmente”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, in conferenza stampa a margine della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. “Non da ultimo lo stiamo facendo perché abbiamo tutto l’interesse che un giorno l’Ucraina superi la distruzione di questa guerra”, ha aggiunto Merz.
Tajani e Kuleba firmano accordi per ricostruzione Odessa
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro per lo Sviluppo per le comunità e la ricostruzione dei territori ucraino Oleksii Kuleba hanno siglato due accordi, uno relativo al ripristino dei beni culturali di Odessa e uno relativo all’efficienza idrica di Odessa. “Questo non è solo una semplice dichiarazione ma un segnale della nostra unità a sostegno per la ricostruzione dell’Ucraina con la partecipazione del settore privato”, ha affermato Tajani prima della cerimonia di firma presieduta dall’inviato speciale italiano perla ricostruzione dell’Ucraina, Davide La Cecilia.
Premier Finlandia: “Lanciato coalizione per sviluppare settore difesa”
L’Ucraina rappresenta “una pietra miliare nel percorso di sicurezza che si costruisce insieme, per questo la Finlandia ha lanciato una coalizione per la protezione internazionale dell’Ucraina, che vuole sviluppare il settore della difesa”. Lo ha detto nel suo intervento alla conferenza di Roma il premier finlandese Petteri Orpo, secondo cui “questa coalizione andrà a coordinare il supporto internazionale per un sistema di protezione civile che può diventare sempre più grande ed affidabile e tutti collaboreremo all’interno di questa coalizione”.
Rubio, Trump deluso da mancanza flessibilità Russia su Kiev
Donald Trump è deluso dal fatto che non c’è stata maggiore flessibilità da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio a Kuala Lumpur, secondo quanto riportato dai media americani.
Rubio, serve roadmap su come finire la guerra in Ucraina
“Abbiamo bisogno di una roadmap” su come poter mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio, assicurando che gli Stati Uniti si impegnano con tutte le parti in causa per quanto riguarda l’Ucraina e la Russia. Lo riportano i media americani. Rubio ha incontrato a Kuala Lumpur il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.
Zelensky: “A conferenza 200 accordi per più di 10 miliardi di euro”
La conferenza sulla ripresa dell’Ucraina a Roma “ha portato tanti risultati pratici” grazie alla partecipazione di oltre 500 aziende e sono maturati “circa 200 accordi, un risultato molto importante” per un valore di “più di 10 miliardi di euro”. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in dichiarazioni congiunte con la premier, Giorgia Meloni, al termine del loro bilaterale che si è svolto a margine della conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina in corso a Roma. Sottolineando la necessità di investimenti “nella Difesa e nello sviluppo dell’Ucraina”, in particolare nell’industria per la produzione di droni, Zelensky ha dichiarato che “la minaccia è sotto gli occhi di tutti, ogni giorno ci sono bombardamenti e dobbiamo investire tutto ciò che è necessario per la Difesa. Ne ho discusso con la presidente del Consiglio. Da soli non possiamo fare niente, serve il sostegno internazionale”.
Kellog risponde a Merz: “Usa e Trump con voi in percorso di pace”
“Mi ha colpito un commento del cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha ringraziato il presidente Donald Trump e ci ha chiesto di ‘rimanere con noi lungo questo stesso percorso congiunto’. Voglio ringraziarlo e dirgli: ‘siamo anche noi con voi'”. Keith Kellogg, inviato speciale degli Stati Uniti, ha aperto così il suo intervento alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina in corso a Roma.
Zelensky, incontro coalizione dei volenterosi è un segnale importante
Il presidente ucraino, Volodymur Zelensky, ha definito un “segnale molto importante e potente” l’incontro previsto oggi della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” promossa da Francia e Gran Bretagna e a cui il leader di Kiev parteciperà in video collegamento da Roma con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “All’incontro della Colazione dei volenterosi ci saranno il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron collegati” e “circa 30 partner alleati”. “Voglio ringraziare anche i rappresentati Usa” qui a Roma e che parteciperanno, l’inviato speciale Kellogg e il senatore Graham, ha concluso.
Ambasciata Russia a Roma, Paesi occidentali privano propri elettori per aiutare Kiev
“Nel tentativo di salvare l’ormai già perduto regime nazionalista di Zelensky, i Paesi occidentali, e in particolare l’Italia con il suo incondizionato sostegno ‘a 360 gradi’ al piccolo führer di Kiev, non soltanto stanno privando la loro popolazione e i loro elettori dei mezzi necessari a finanziare la propria crescita e la realizzazione degli obiettivi interni di carattere sociale, ma stanno anche sottraendo denaro dalle somme promesse ai Paesi bisognosi del Sud e dell’Est globale e destinate a promuovere i loro obiettivi di sviluppo, la lotta contro la povertà e la risoluzione delle problematiche di carattere demografico e ambientale”. È quanto scrive in un post sui social l’ambasciata russa in Italia.
Zelensky da aziende italiane “segnale di fiducia”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ringraziato il mondo imprenditoriale italiano per la “grande partecipazione” alla Conferenza sulla ripresa ucraina in corso a Roma. “La partecipazione del mondo imprenditoriale italiano è segnale di fiducia verso l’Ucraina, è un segnale di fiducia che sopravviveremo oltre questa guerra e ci rafforzeremo”, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante le dichiarazioni congiunte alla stampa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il loro bilaterale a margine della Conferenza.
Pavel: “Russia vuole decidere confini Europa, non l’avrà vinta”
“La Russia vuole decidere i confini dell’Europa, ma questa volta non l’avrà vinta”. Lo ha detto nel suo intervento alla conferenza per la ripresa dell’Ucraina il presidente ceco Petr Pavel, in un riferimento alla storia del suo Paese. “L’Ucraina – ha sottolineato – ha scelto il suo percorso e noi siamo al suo fianco, per sempre. Un piano Marshall moderno dovrebbe riflettere questa scelta, non solo come strumento per la ricostruzione, ma impegno politico per il futuro dell’Ucraina come parte dell’Europa”. Pavel ha poi denunciato “la barbarie russa”, dopo gli ultimi raid della notte, “la guerra si fa sempre più feroce”. “Dobbiamo essere decisivi dal punto di vista militare e politico. Anche se la pace non c’è ancora, dobbiamo prepararci per il giorno dopo, dovremo essere pronti con le risorse e i partner”, ha affermato il presidente ceco.
Mosca su Conferenza Roma, Italia e Occidente cinici
Duro attacco di Mosca alla Conferenza internazionale per la ripresa dell’Ucraina, apertasi oggi a Roma alla presenza di una quindicina tra capi di Stato e governo occidentali. “Già il nome scelto per questa iniziativa ben rispecchia la logica cinica e menzognera che viene portata avanti dagli attuali leader dei Paesi occidentali, Italia compresa”, scrive in una nota di commento l’ambasciata della Federazione Russa in Italia. “Anziché fermare la guerra e risolvere le sue cause profonde, è sulle sue conseguenze che essi pongono l’enfasi, mostrando così al mondo intero la loro brama di dominio, la loro avidità e l’ingordigia, per le quali sono disposti a distorcere completamente qualunque realtà di fatto”, si legge nella nota.
Costa: “Esorterò stati Ue a investire nella difesa ucraina”
In qualità di presidente del Consiglio Europeo, “continuerò a incoraggiare gli Stati membri ad aumentare gli investimenti nel settore della difesa ucraino, anche attraverso il programma Safe, che offre uno strumento concreto per questo sforzo”. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, durante la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina in corso a Roma.
Costa, ‘avviare subito i negoziati di adesione per Kiev’
“L’allargamento è l’investimento geopolitico più strategico dell’Ue in termini di pace, sicurezza e prosperità. Per l’Ucraina, l’adesione è un impegno a favore dei valori democratici, dello Stato di diritto, del buon governo e di un futuro pacifico e stabile. Durante la nostra ultima riunione, i leader dell’Ue hanno riconosciuto i notevoli progressi compiuti dall’Ucraina in materia di riforme, nonostante le condizioni estremamente difficili. La valutazione della Commissione è chiara: l’Ucraina ha completato tutte le misure necessarie per avviare il primo gruppo di negoziati di adesione. I negoziati devono ora proseguire”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa intervenendo alla Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, presso il Centro congressi La Nuvola a Roma.
Colloquio Rubio-Lavrov a margine del vertice Asean
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha incontrato la sua controparte russa Sergei Lavrov a Kuala Lumpur a margine del vertice Asean dedicato invece all’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti, rende noto l’Afp. Anche la Tass ha confermato il colloquio in corso, ricordando che l’ultimo colloquio fra Rubio e Lavrov si era tenuto a Riad lo scorso 19 febbraio.
Sanchez, a Roma ribadito impegno a favore di ripresa Kiev
“A Roma abbiamo ribadito ancora una volta il nostro impegno a favore della ripresa dell’Ucraina. Aiutando la ricostruzione del Paese, difendiamo la dignità, la libertà e il futuro del popolo ucraino”. Lo ha scritto su X il premier spagnolo Pedro Sanchez che sta partecipando alla Conferenza per la ripresa dell’Ucraina.
First Lady ucraina, leader europei a Kiev rimasti senza parole
I partner europei che hanno visitato Kiev “hanno affermato di non aver mai visto nulla di simile. Aree completamente distrutte, zone residenziali totalmente rasate al suolo”. Lo ha detto la first lady Olena Zelenska intervenendo alla conferenza per la ricostruzione sull’Ucraina, in corso a Roma.
First Lady ucraina: “Cosa più importante della ricostruzione sono le persone”
“La cosa più importante della ripresa e della ricostruzione sono le persone, perché gli edifici, le strade, un Paese senza le persone non rappresentano un Paese, è solo un memoriale”. Così Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino, ha sottolineato quale dovrebbe essere “la priorità” della ricostruzione nel suo intervento alla conferenza per la ripresa dell’Ucraina in corso a Roma, sottolineando come “la distruzione non sia solo un concetto fisico, ma anche sociale, è una minaccia che va oltre il campo di battaglia e colpisce tutti e ha già colpito tutti”. “La nostra priorità – ha ribadito la first lady – è salvare la vita di tutti da un punto di vista fisico e sociale, riportare le persone alla loro vita, questa è la priorità”.

Mosca: “Non è vero che i negoziati con Kiev sono a un punto morto”
Il Cremlino respinge l’idea che i negoziati fra Russia e Ucraina su una tregua siano a un punto morto. “Non possiamo dire una cosa del genere. Non lo penso”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov rispondendo a una domanda dei giornalisti. Mosca, ha aggiunto, “è in attesa di segnali da Kiev”.
Merz a Trump: “Stai con noi europei, abbiamo stesso obiettivo”
“Ho due messaggi. Il primo molto diretto e semplice per Putin: non smetteremo di combattere. Il secondo messaggio è diretto a Washington e va al presidente Trump: stai con noi europei, abbiamo lo stesso obiettivo, un ordine politico ed economico stabile. Cari americani state con noi perché vogliamo creare una nuova storia per un futuro comune”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, nel suo intervento alla conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina a Roma.
Merz, pronte nuove sanzioni, basta veto Slovacchia
“Il nostro dovere politico è di aumentare la pressione sulla Russia, per cambiare l’idea di Putin e portarlo a sedersi al tavolo dei negoziati”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz durante la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, in corso a Roma. Merz ha ricordato che l’Ue “sta preparando l’ennesimo pacchetto di sanzioni. Manca solo l’ok di uno Stato membro, e quindi chiedo alla Slovacchia e al suo primo ministro di smettere la sua opposizione per poter approvare il diciottesimo pacchetto”.
Tusk, “non ci può essere ripresa senza vittoria”
“Non ci può essere una ripresa senza vittoria”. Lo ha chiarito il premier polacco, Donald Tusk, intervenendo alla sessione plenaria della Conferenza sulla ripresa ucraina (Urc 2025), in corso a Roma. “Oggi ci incontriamo qui a Roma per discutere come aiutare l’Ucraina non solo a sopravvivere, ma a vincere e risorgere”, ha detto Tusk il cui Paese ospiterà la prossima Urc 2026. “Vittoria significa integrità territoriale e sovranità”, ha proseguito, “la pace deve essere giusta e duratura e la vittoria dell’Ucraina sarà una vittoria dei nostri valori e della sicurezza comune europea”.
Merz, sosteniamo percorso di Kiev per Ue, con riforme
Tutti i presenti oggi “sostengono il percorso dell’Ucraina per entrare in Ue”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz durante il suo intervento per la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina in corso a Roma. “Zelensky lo sa – ha affermato Merz – che questo significherà l’attuazione di riforme, dal rafforzamento dello stato di diritto alla lotta contro la corruzione”.
Von der Leyen, futuro bandiera Kiev con bandiera Ue
“Sotto un fuoco incessante, l’Ucraina sta attuando una riforma dopo l’altra. L’Ucraina è pronta a procedere con il passo successivo sul percorso di adesione. L’Ucraina sta portando avanti le sue riforme: ora dobbiamo farlo anche noi. Perchè il processo di adesione si basa sul merito. E l’Ucraina merita di andare avanti”. o ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. “Per milioni di ucraini – soldati, insegnanti, medici, agricoltori, ucraini di ogni estrazione sociale – il futuro ha due bandiere. La bandiera dell’Ucraina e quella dell’Europa. Questa Conferenza per la Ripresa ha come obiettivo quello di portare l’Ucraina nel futuro. E il futuro dell’Ucraina è l’Europa. Facciamolo insieme. Slava Ukraini. Lunga vita all’Europa”, ha concluso.

Von der Leyen lancia Fondo europeo per ricostruzione
“La nuova partnership con l’Ucraina svolgerà inoltre un ruolo chiave nel promuovere gli investimenti del settore privato, che saranno fondamentali per la ricostruzione. E potremo costruire su solide fondamenta. Sono particolarmente lieta di annunciare oggi il Fondo europeo per la ricostruzione dell’Ucraina, il più grande fondo azionario a livello mondiale a sostegno della ricostruzione. Darà impulso agli investimenti in energia, trasporti, materie prime essenziali e industrie a duplice uso. Stiamo letteralmente investendo nel futuro dell’Ucraina, sfruttando il denaro pubblico per attrarre investimenti privati su larga scala e contribuire alla ricostruzione del Paese. Sono particolarmente lieta che di costruirlo insieme a Italia, Germania, Francia, Polonia e alla Banca europea per gli investimenti. E confido che altri vorranno unirsi. Il popolo ucraino è pronto a guidare l’economia del proprio Paese verso il futuro. Il momento di investire è adesso”. Lo dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla Conferenza per la ripresa dell’Ucraina (URC2025), a Roma.
Zelensky: Incoraggio partner ad aumentare investimenti per difesa
“Dobbiamo bloccare questa azione perpetrata tramite droni e o missili. Tutto questo deve essere fatto grazie a più investimenti. Dobbiamo intercettare i droni. Per questo servono nuovi missili, servono nuovi sistemi di difesa. Io incoraggio tutti i nostri parti ad aumentare i fondi”. . Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zeklensky, intervenendo alla Ukraine Recovery Conference a Roma. “Visto quello che fa la Russia a noi non possiamo essere a meno di finanziamenti per produrre dei droni.”
Zelensky: Ogni notte centinaia attacchi di droni, è terrorismo puro
“Ancora una volta abbiamo centinaia e centinaia di questi droni che portano attacchi ogni singola notte. Questo è terrorismo puro”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zeklensky, intervenendo alla Ukraine Recovery Conference a Roma. “La Russia si è preparata anche lei, devo dire, per questo incontro perché purtroppo la notte scorsa, poche ore fa, c’è stato un attacco massiccio, pesante sull’Ucraina, in questo caso il target è stata la capitale, la città di Kiev”, ha aggiunto. “L’attacco ha riguardato fondamentalmente alcune aree della città e l’attacco è stato effettuato con dei droni, questi droni che proprio hanno generato ancora altra distruzione, è veramente impossibile non vedere quello che succede”.
Zelensky: Russia non si sta preparando a pace, c’è escalation violenza
“Se vi ricordate che solamente un anno fa sono state tantissime le persone che dicevano: ‘la Russia veramente parlare, vuole il dibattito, vuole la pace, vuole il cessate il fuoco, sta mandandoci dei segnali a riguardo'” Ma “era tutto invece una propaganda, cercavano di dire invece che era l’Ucraina che non voleva tutto questo. Noi abbiamo risposto in quel momento, abbiamo detto che ci deve essere sicuramente pressione sulla Russia perché la Russia non si sta preparando per la pace. In questo momento tutti ce la rendiamo conto”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zeklensky, intervenendo alla Ukraine Recovery Conference a Roma. “L’abbiamo capito, lo vediamo. Putin ha rifiutato qualsiasi progetto di proposta per la base. Invece c’è di nuovo un’ennesima escalation del livello di violenza”.
Zelensky, serve piano Marshall per ricostruzione
Il presidente ucraino Volodomyr Zelenksy dal palco dell’auditorium della Nuvola, dove è in corso la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, ha ribadito la necessità di “un piano di resilienza, come il piano Marshall che ha ricostruito l’Europa dopo la Seconda guerra mondiale”. Zelensky, nel suo intervento ha chiesto agli alleati di sfruttare questa “opportunità unica per lanciare insieme dei significativi passi in avanti”.
Zelensky accolto sul palco da caloroso applauso
Un lungo e caloroso applauso dalla platea dell’auditorium del centro congressi “La Nuvola” ha accolto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky prima del suo intervento alla conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. Zelensky appena salito sul palco ha ringraziato tutti i leader europei, a partire dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Meloni: Italia intende giocare ruolo da protagonista, può farlo
“Il nostro compito è aiutare l’Ucraina, e lo faremo, a scrivere questo nuovo capitolo della sua storia per amore di giustizia e come monito per il futuro. E l’Italia intende per questo giocare un ruolo da protagonista e può farlo non solo per la costanza, la chiarezza con le quali fin dall’inizio si è schierata dalla parte giusta della storia, senza mai tentennare, ma anche perché il suo solido, straordinario tessuto produttivo ha tutte le carte in regola per generare un moltiplicatore di investimenti e un moltiplicatore di opportunità”. Così la premier, Giorgia Meloni, durante la conferenza per la Ripresa dell’Ucraina, in corso a Roma. “Perché la sfida che abbiamo di fronte – spiega – richiede certamente il massimo sforzo da parte delle nazioni, dei governi, delle istituzioni multilaterali e finanziarie, ma è una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sullo spirito imprenditoriale delle aziende, sulla loro capacità di attrarre investimenti”.
Meloni, a conferenza presi impegni per oltre 10 miliardi, annuncia nascita del fondo “Equity”
Alla conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina a Roma saranno presi “impegni per oltre dieci miliardi di euro”. Lo dice la premier Giorgia Meloni. “Questa conferenza sarà il punto di partenza per il miracolo” della ricostruzione dell’Ucraina, ha detto la premier. “Sono felice di annunciare il contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo Equity a livello europeo. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi agli imprenditori è semplice: non abbiate paura di investire, di costruire, di ricostruire in ucraina”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni nell’intervento inaugurale alla sessione plenaria della conferenza sulla ripresa dell’ucraina, a Roma. “Investire sulla ricostruzione dell’ucraina non è un azzardo, è invece un investimento in una nazione che ha dimostrato più resilienza di qualsiasi altra, ma è anche un investimento sulla pace, sulla crescita economica dell’Europa intera, sulla sicurezza dei nostri cittadini”, aggiunge.
Meloni, nella ricostruzione il sistema Italia può fare la differenza
Nella ricostruzione dell’ucraina “il sistema Italia può fare la differenza”. Lo ha affermato la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento di apertura all’Ukraine recovery conference, in corso a roma.
Meloni, della ricostruzione non benefici chi aiuta Mosca
“Dovremo tenere conto di chi ha fatto tutto ciò che poteva per impedire questa barbarie e chi invece non lo ha fatto. È per questo, come scritto anche nella dichiarazione dei ministri delle finanze del G7, che noi vogliamo lavorare con l’Ucraina anche per non consentire che della ricostruzione possano beneficiare anche quelle entità che hanno contribuito a finanziare la macchina da guerra russa”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nell’intervento alla sessione plenaria della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, a Roma.
Meloni, piano russo fallito per tenacia ucraina e nostri aiuti
“La Russia incrementa gli attacchi contro i civili, colpisce le infrastrutture indispensabili per la popolazione, perché il disegno è lo stesso dall’inizio della guerra, tentare di piegare gli ucraini con il freddo, la fame e la paura. Questo piano, come altri, è fallito”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nell’intervento alla sessione plenaria della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, a Roma. “È fallito – ha aggiunto – in primo luogo perché tutti hanno capito, perché il popolo ucraino si è dimostrato più tenace di ogni aspettativa e perché la comunità internazionale si è schierata contro questo scempio, assicurando l’assistenza urgente e necessaria per garantire la continuità dei servizi essenziali”.
Meloni, immaginiamo già ora un’Ucraina libera e ricostruita
“La partecipazione così ampia, a così alto livello a questa conferenza, trasmette al mondo un messaggio importante: ognuno di noi è qui per fare la propria parte per un obiettivo comune, guardare oltre l’insopportabile ingiustizia che da più di tre anni viene inflitta al popolo ucraino e sapere immaginare ora un’Ucraina ricostruita, libera, prospera. Intendiamo raggiungere questo scopo non solo aiutando l’Ucraina a difendersi, portando avanti ogni sforzo per la pace ma anche sapendo immaginare il dopo, sapendo costruire quello che è stato distrutto, strade, ponti, scuole, chiese, ospedali”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nell’intervento inaugurale alla sessione plenaria della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, a Roma.
Kiev, ucciso nella capitale colonello degli 007
Un colonnello del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel quartiere Holosiivskyi di Kiev. Lo afferma il servizio stampa del Servizio di sicurezza ucraino, ripreso da Ukrainska Pravda. Intorno alle 9 un uomo si è avvicinato al colonnello dello Sbu Ivan Voronych e ha sparato 5 colpi con una pistola, dandosi poi alla fuga. La vittima è morta sul posto.
Tajani, crediamo nell’Ucraina, saremo protagonisti ripresa
“Ospitiamo questo evento oggi perchè noi crediamo nell’Ucraina. Non si tratta solo di un incontro a carattere economico ma vogliamo mandare un messaggio chiaro: l’Ucraina non è sola, vogliamo sostenere la vostra indipendenza ed essere protagonisti della vostra ripresa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo la plenaria della Conferenza sulla ripesa ucraina, in corso a Roma.
Meloni accoglie i leader, l’abbraccio con Zelensky
Con un abbraccio a Volodymir Zelensky e una stretta di mano con la moglie Olena Zelenska, la premier Giorgia Meloni ha accolto il presidente ucraino e la first lady alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, a cui partecipano circa cinquanta fra capi di Stato e di governo, o ministri. Durante la cerimonia di accoglienza al centro congressi La Nuvola di Roma, Meloni ha salutato fra gli altri, la presidente della Commissione Ue Von der Leyen, quello del Consiglio europeo Antonio Costa, il premier spagnolo Pedro Sanchez, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro della Grecia Kyriakos Mitsotakis, quello della Polonia Donald Tusk, quello dell’Albania Edi Rama, quello di Malta Robert Abela, quello della Finlandia Petteri Orpo e il presidente ceco Petr Pavel.

Conferenza Roma, caos e file per ritiro accrediti
File, urla, litigi e caos al Palazzo dei Congressi all’Eur a Roma hanno aperto la prima giornata della Conferenza sulla ripresa ucraina, co-organizzata dall’Italia e dall’Ucraina e ospitata al vicino Centro Congressi della Nuvola. La sede adibita al ritiro degli accrediti, aperta già da ieri, ha visto scene di caos e nervosismo fin dalle prime ore di questa mattina quando è stato chiaro che non erano state organizzate file distinte tra stampa e delegati alla Conferenza e in centinaia si sono accalcati ai desk per il ritiro accrediti. Gli organizzatori hanno dovuto distribuire badge “d’emergenza” dopo che è stata comunicata “la fine della plastica” per stampare i pass. In media, è servita non meno di un’ora ai giornalisti per assicurarsi il badge necessario ad accedere alla sede della Conferenza. All’arrivo dei capi di Stato e governo molti giornalisti non erano ancora riusciti a entrare.

Breve colloquio Tajani-Zelensky a margine Recovery Conference
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha avuto un breve colloquio con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, all’arrivo di quest’ultimo alla Ukraine Recovery Conference al centro congressi ‘La Nuvola’ di Roma.
Premier ucraino: “Più sostegno per noi, più pressione e sanzioni sulla russia”
“Ogni nuovo attacco contro le nostre città è un’altra prova del fatto che la Russia vuole distruggerci. Deve essere risoluta la risposta del mondo democratico, per i cui valori combatte ogni giorno l’Ucraina. L’Ucraina ha bisogno di più aiuto, di più sostegno. Va intensificato il pressing sulla Russia, sia tramite le sanzioni che con le politiche, per costringere l’aggressore a fermare il suo terrore”. A chiederlo è il premier ucraino, Denys Shmyhal, dopo che “questa notte la Russia ha di nuovo lanciato un attacco con droni e missili contro i civili in Ucraina”. Il premier conferma il bilancio di due morti e 16 feriti a Kiev, dove – precisa – prosegue il lavoro dei soccorritori. “Nel mirino del nemico sono finite anche altre regioni dell’Ucraina”, rimarca, indicando quelle di Chernihiv, Sumy, Poltava, Kirovohrad e Kharkiv, oltre alla regione di Kiev.
Zelensky arrivato a Ukraine Recovery Conference alla Nuvola
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato al centro congressi La Nuvola’ a Roma per la Ukraine Recovery Conference. Il leader di Kiev è accompagnato dalla moglie Olena Zelenska. Zelensky interverrà nella sessione plenaria di apertura.
Tajani ha incontrato inviato speciale Usa Kellog
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato l’inviato speciale degli Usa, Keith Kellogg, prima dell’apertura della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, che si svolge oggi e domani al centro congressi “La nuvola” di Roma.

Merz arrivato alla Conferenza per la ripresa dell’Ucraina
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz è arrivato al Centro Congressi La Nuvola di Roma per partecipare alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina. Merz interverrà questa mattina alla sessione plenaria della conferenza insieme alla premier Giorgia Meloni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il premier polacco Donald Tusk.
A ‘La Nuovola’ arrivati Meloni, Tajani e La Russa
Al centro congressi ‘La nuvola’, nel cuore del quartiere romano dell’Eur, dove si svolge oggi e domani la Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, è arrivata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Poco prima sono arrivati anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e diversi ministri, fra i quali quello degli Esteri e vice premier Antonio Tajani.
Al via a Roma la Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina
Al via al Centro Congressi La Nuvola di Roma la “Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina” (URC2025), co-organizzata dai governi italiano e ucraino. Sono circa 5.000
i partecipanti, fra cui circa 100 delegazioni governative e 40 di Organizzazioni Internazionali, incluse le principali banche di sviluppo, 2.000 aziende e rappresentati di autonomie locali e società civile, oltre 500 giornalisti accreditati per quello che viene definito il più importante momento internazionale dedicato alla ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni accoglierà i capi di stato e di governo dalle 10:00, e successivamente alla foto di famiglia aprirà ufficialmente alle 10:30 la conferenza con un intervento nella sessione plenaria insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier polacco Donald Tusk. Il governo parteciperà quasi al completo ai lavori della due giorni romana.
Dombrovskis: Dobbiamo esercitare molta pressione sulla Russia
“Siamo tutti impegnati da parte nostra e da parte dell’Europa per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina. Il primo passo è sicuramente un cessato del fuoco e prima riusciremo a raggiungerlo, meglio sarà. L’Ucraina da tempo è pronta per un cessate il fuoco incondizionato, è la Russia che vuole continuare la guerra e non è d’accordo ancora per il cessato di fuoco. Quindi noi dobbiamo esercitare molta pressione sulla Russia in modo da poter rapidamente arrivare a fermare questa aggressione”. Così il commissario europeo all’Economia, Vladis Dombrovskis, intervistato da Skytg24.
Zelensky, parlerò con Volenterosi di sistemi di difesa aerea
“Oggi parlerò con i partner, in particolare nell’ambito della coalizione dei Volenterosi, di finanziamenti aggiuntivi per la produzione di droni intercettori e la fornitura di sistemi di difesa aerea per l’Ucraina. I compiti sono assolutamente chiari. A simili attacchi russi bisogna rispondere con durezza. Ed è esattamente così che risponderemo “: così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla vigilia della Conferenza di Roma per la ripresa dell’Ucraina, nella quale ci sarà anche una call della coalizione dei Volenterosi.
Ucraina: al via Conferenza per la ripresa, Kiev cerca il suo Piano Marshall
Sullo sfondo di un’intensificazione degli attacchi russi, si apre a Roma la due giorni della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina (Urc2025), appuntamento annuale per confermare la solidarietà a Kiev, l’impegno dei donatori e l’appoggio dell’Europa in un momento in cui appare elevato il rischio di un disimpegno americano. Ospitata da Italia e Ucraina, la due giorni riunirà al Centro Congressi La Nuvola rappresentanti dei governi, dei Parlamenti nazionali, delle imprese, delle comunità locali e della società civile dei Paesi partecipanti, oltre che i vertici di numerose organizzazioni internazionali. L’obiettivo principale dell’Urc è quello di sensibilizzare e mobilitare il sostegno internazionale e gli investimenti necessari per la ripresa, la ricostruzione, la riforma e la modernizzazione dell’Ucraina, gettando le basi per una ripresa che secondo le stime della Banca Mondiale richiede circa 500 miliardi di euro. Saranno presenti circa 5.000 partecipanti, fra cui circa 100 delegazioni governative e 40 di organizzazioni internazionali, incluse le principali banche di sviluppo, 2.000 aziende e rappresentanti di autonomie locali e società civile. Si tratta del più importante momento internazionale dedicato alla ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina.
Zelensky: “La Russia ha lanciato 18 missili e 400 droni questa notte”
“Questa notte, la Russia ha lanciato un massiccio attacco combinato durato quasi dieci ore. Diciotto missili, inclusi missili balistici, e circa 400 droni d’attacco, di cui quasi 200 erano ‘Shaheed’. Questa è un’evidente escalation del terrore da parte della Russia”. Lo ha affermato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che “è necessaria un’accelerazione”. “Dobbiamo essere più rapidi con le sanzioni e fare pressione sulla Russia affinché subisca le conseguenze del suo terrore. I partner devono essere più rapidi con gli investimenti nella produzione di armi e nello sviluppo tecnologico”.
Droni su Kiev, ci sono due morti
Le forze armate ucraine hanno reso noto che sono morte due delle persone rimaste ferite nella notte per gli attacchi aerei russi su Kiev.
Oggi incontro Rubio-Lavrov in Malesia
Il segretario di Stato americano Marco Rubio incontrerà oggi il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, a margine dei lavori del vertice dell’Asean in Malesia. Lo ha dichiarato un alto funzionario del dipartimento di Stato americano e la conferma è arrivata dallo stesso Lavrov. Un faccia a faccia in programma il giorno dopo che la Russia ha colpito l’Ucraina con il più violento attacco missilistico e con droni in oltre tre anni di guerra.
Almeno 12 feriti nell’attacco aereo a Kiev
Seconda notte consecutiva di attacchi russi su Kiev. Lo riferisce il sindaco della capitale ucraina. La città è “minacciata” dai missili balistici, avvertono le autorità militari ucraine. Nel massiccio attacco con droni sono rimaste ferite “almeno dodici persone” in sei dei dieci distretti della capitale, riferisce il primo cittadino. “Una persona è stata ricoverata in ospedale nel distretto di Solomyansky”, ha scritto il sindaco Vitali Klitschko su Telegram, aggiungendo pochi minuti dopo che un’altra persona è rimasta ferita nello stesso distretto. L’amministrazione militare di Kiev ha lanciato l’allarme contro “la minaccia di armi balistiche” e ha invitato tutti i residenti a “dirigersi immediatamente verso i rifugi più vicini”.
Media: riprese le consegne Usa di munizioni all’Ucraina
Gli Stati Uniti hanno ripreso le consegne di proiettili di artiglieria da 155 mm e missili Gmlrs di artiglieria mobile all’Ucraina, pochi giorni dopo che l’amministrazione del presidente Donald Trump aveva interrotto le spedizioni di alcune armi critiche a Kiev: lo hanno riferito ieri due funzionari statunitensi all’agenzia di stampa Reuters. La sospensione di alcune spedizioni di armi la scorsa settimana sembra essere stata legata al timore che le scorte militari statunitensi potessero essere troppo basse, secondo i funzionari che hanno voluto mantenere l’anonimato. Le fonti non hanno specificato quante armi siano state inviate, né se la spedizione sia stata completata.
Attacchi russi nel Donetsk: due morti a Kostiantynivka
Un attacco aereo russo ha ucciso tre persone e ne ha ferita una nella città di Kostiantynivka, città dell’Ucraina orientale. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza nazionali. Un post su Telegram affermava che l’attacco ha distrutto un edificio amministrativo e che le squadre di soccorso hanno estratto i corpi di due delle vittime dalle macerie. I vigili del fuoco hanno spento gli incendi in quattro edifici.
Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, è sotto attacco russo da mesi, al centro dell’avanzata verso ovest.
Esplosioni a Kiev: attacchi di droni russi
“Esplosioni a Kiev”: lo riferiscono i giornalisti di “The Kyiv Independent” presenti nella capitale ucraina. Nella notte “si sono verificate delle esplosioni a Kiev, mentre la Russia prendeva di mira la capitale con dei droni”, afferma il quotidiano online.
Francia-Regno Unito, “coordinamento sulla deterrenza nucleare”
Regno Unito e Francia sono pronti a coordinare la loro deterrenza nucleare e proteggere l’Europa “da qualsiasi minaccia estrema”. In una dichiarazione congiunta che sarà firmata oggi si stabilirà, infatti, che i rispettivi deterrenti dei due Paesi rimangono sotto il controllo nazionale “ma possono essere coordinati”, hanno affermato nella notte il ministero della Difesa britannico e la presidenza francese.
Il presidente francese Emmanuel Macron firmerà l’accordo nella giornata di oggi concludendo la sua visita di Stato di tre giorni nel Regno Unito con un vertice bilaterale con il primo ministro britannico Keir Starmer durante il quale si affronteranno anche dossier sulla difesa come lo sviluppo congiunto di missili e la cooperazione nucleare.
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