Nuova notte di guerra tra Israele e Iran. Raffica di missili sullo Stato ebraico, decine sono caduti anche in Siria. Mentre i jet dell’Idf bombardano Teheran, i droni mirano ‘a figure di spicco del regime’. Raid anche per uccidere un capo militare degli Houthi, Muhammad Abdel Karim al Ghammari, a Sanaa. Sirene udite anche ad Amman, in Giordania.
La guida suprema dell’Iran Ali Khamenei “non è off limits” per gli attacchi di Israele. Lo ha detto un funzionario israeliano in un ‘intervista al Wall Street Journal sottolineando che Israele non esclude alcun potenziale obiettivo per distruggere il programma nucleare, incluso lo stesso Khamenei.
Una calma falsa, in attesa della tempesta preannunciata, ha segnato in Israele l’intero Shabbath, il giorno di riposo degli ebrei. Dopo gli attacchi lanciati dall’Iran nella notte e durante le prime ore del mattino, dopo mezzogiorno l’esercito ha informato che il prossimo raid di missili iraniani non sarebbe avvenuto a breve, quindi i cittadini si potevano spostare dalle vicinanze dei rifugi, mentre i raid dell’Idf, specialmente a Teheran, non si sono praticamente mai fermati dalla notte di venerdì. Insomma, la guerra tra Israele e Iran – che ha fatto passare in secondo piano il conflitto a Gaza, come ha spiegato l’Idf – marcia sui binari dell’offensiva e del contrattacco. Con colpi mortali da entrambe le parti. Il portavoce dell’esercito Effi Defrin, ha dichiarato che i piloti dell’Aeronautica militare continuano con estesi bombardamenti in diverse zone dell’Iran: raid che nelle ultime 24 ore hanno avuto come focus la capitale. “La strada per Teheran è stata spianata”, hanno comunicato il capo di stato maggiore Eyal Zamir e il comandante dell’Aeronautica Tomer Bar.
Durante la notte i caccia dell’Iaf hanno colpito i sistemi antiaerei diretti dell’Iran, “sgomberando” la via al volo libero dei jet con la stella di Davide mentre in serata hanno annunciato di aver colpito anche una base missilistica sotterranea.
Il premier Benyamin Netanyahu, nel messaggio di auguri a Donald Trump, ha sottolineato che “i piloti israeliani dai cieli sopra la capitale dell’Iran, infliggeranno colpi al regime che gli ayatollah nemmeno riescono a immaginare”. “Abbiamo indicazioni che membri di alto livello del regime stanno già preparando le valigie”, ha aggiunto. Nel mentre, dall’altra parte dell’Atlantico il Wall Street Journal riporta che l’America ha assistito Gerusalemme nella difesa dai missili da “aria, terra e mare”. E la Gran Bretagna sta dispiegando risorse in Medio Oriente, compresi jet, in seguito alle tensioni tra Iran e Israele, ha affermato il primo ministro Keir Starmer.
Facendo infuriare la diplomazia iraniana, che ha avvertito Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia: “Se contribuiranno a sventare gli attacchi contro Israele, l’Iran colpirà le loro basi militari in Medio Oriente”. In serata l’ufficio di Netanyahu ha fornito i dati dei primi due giorni di guerra in Israele: tre vittime, due feriti in gravi condizioni, 7 in condizioni moderate e 165 con ferite minori, 150 missili lanciati sul Paese, 17 siti colpiti. Mentre l’Idf ha reso noto di aver eliminato nove scienziati ed esperti coinvolti nel programma nucleare iraniano, attaccato i siti nucleari di Natanz e Isfahan, dove è stata demolita un’infrastruttura per l’uranio arricchito.
Nel frattempo, nonostante il presidente Trump in diverse dichiarazioni ai media statunitensi abbia fatto intendere alla guida suprema Ali Khamenei che le porte del negoziato sul nucleare sono ancora aperte, l’Oman – Paese mediatore – ha annunciato che il nuovo round di colloqui previsti per domenica “non ci saranno”. Come del resto si era capito dalla dura dichiarazione rilasciata in precedenza dal presidente iraniano Massoud Pezeshkian: ‘Il sostegno degli Stati Uniti agli attacchi di Israele contro l’Iran, in un momento in cui il Paese è impegnato in colloqui nucleari con Washington, riflette la disonestà degli Usa”.
Nel ruolo delle parti, in giornata il ministro della Difesa Israel Katz ha preso la parola per mandare un messaggio inequivocabile: “Se Khamenei continuerà a lanciare missili contro la popolazione israeliana, Teheran andrà in fiamme”. “Il dittatore iraniano sta trasformando i cittadini del suo Paese in ostaggi e li condanna a pagare un prezzo pesante, soprattutto gli abitanti di Teheran, a causa degli attacchi criminali contro i civili israeliani”, ha chiarito Katz. Netanyahu, che ha dovuto far rinviare il matrimonio del figlio per la guerra, ha affermato che se Israele non avesse scatenato la guerra, nessuno avrebbe fermato ‘l’Iran senza scrupoli che progettava di fornire armi nucleari ai suoi alleati terroristi”, intendendo Hezbollah, Hamas e Houthi. “Questo è terrorismo nucleare: avrebbe minacciato il mondo intero”, ha detto.
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