Il ministro delle Finanze israeliano, falco dell’ultradestra Bezalel Smotrich, ha annunciato di aver approvato il nuovo piano di insediamento nella regione E1 della Cisgiordania, che consiste in 3.401 unità abitative per i coloni: un piano che, ha detto, “seppellirà l’idea di uno Stato palestinese”. Le Ong intanto denunciano: “ Le regole israeliane impediscono di fornire aiuti”
Smotrich approva la costruzione di un insediamento che punta a dividere in due la Cisgiordania
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, ha approvato nella notte i piani per la costruzione di un insediamento che separerebbe Gerusalemme Est dalla Cisgiordania occupata, una mossa che, secondo il suo ufficio, “seppellirebbe l’idea di uno Stato palestinese”. Non è chiaro se il premier Benjamin Netanyahu sostenga il piano per riattivare il progetto E1, congelato da tempo, che secondo i palestinesi e molte potenze mondiali dividerebbe in due la Cisgiordania e susciterebbe forti reazioni internazionali. In una dichiarazione dal titolo “Seppellire l’idea di uno Stato palestinese”, il portavoce di Smotrich ha annunciato che il ministro terrà una conferenza stampa giovedì per illustrare il piano che prevede la costruzione di 3.401 abitazioni per coloni israeliani tra un insediamento già esistente in Cisgiordania e Gerusalemme. Israele aveva congelato i piani di costruzione nella zona dal 2012, a causa delle obiezioni degli Stati Uniti, dei partner europei e di altre potenze internazionali, che consideravano il progetto una minaccia a qualsiasi futuro accordo di pace con i palestinesi
Cento ong contro Israele: “Basta usare la fame come arma”
Basta a usare “gli aiuti umanitari come un’arma” mentre nella Striscia di Gaza “la carestia si approfondisce”. Lo scrivono oltre cento ong internazionali (da Oxfam, a Medici Senza Frontiere, all’American Near East Refugee Aid) in un appello-denuncia a Israele diffuso a Gerusalemme e ripreso con evidenza dalla Bbc. Le ong deplorano che le autorità israeliane non abbiano autorizzato dal 2 marzo nessun loro carico di aiuti vitali, nonostante oltre “60 richieste”; mentre la distribuzione veniva affidata in monopolio (in misura insufficiente e con minacce alla vita dei palestinesi) alla controversa Gaza Humanitarial Foundation (Ghf)
Al Jazeera: “Undici palestinesi uccisi a Gaza da stamattina”
Sono 11 i palestinesi uccisi in attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza da stamane. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Nel dettaglio, dieci persone sono morte nei bombardamenti delle scorse ore su Città di Gaza e un’altra è stata colpita mentre era in fila per gli aiuti presso un punto di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation
Cisgiordania, Smotrich: “Ok a 3.400 insediamenti, addio Stato di Palestina”
Il ministro delle Finanze israeliano, falco dell’ultradestra Bezalel Smotrich, ha annunciato di aver approvato il nuovo piano di insediamento nella regione E1 della Cisgiordania, che consiste in 3.401 unità abitative per i coloni: un piano che, ha detto, “seppellirà l’idea di uno Stato palestinese”. Smotrich ha rivelato che terrà una conferenza stampa oggi, accompagnato dal Presidente del Consiglio di Yesha, Israel Ganz, e dal sindaco Guy Yifrach del comune dove sorgerà l’insediamento, Màaleh Adumim. Lo scrivono i media israeliani, fra cui Jerusalem Post, Times of Israel e Ynet.
Israele, ieri entrati a Gaza 380 camion di aiuti
Ieri circa 380 camion carichi di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom e Zikim, in leggero aumento rispetto ai 320 camion entrati il giorno prima. È quanto dichiarato dal Coordinatore delle attività governative di Israele, citato dal Times of Israel. Ieri le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali hanno raccolto aiuti per circa 400 camion dai valichi di frontiera di Gaza, per poi distribuirli. Altri 119 pallet di aiuti, pari a circa 4-6 camion, sono stati lanciati ieri a Gaza da Giordania, Emirati Arabi Uniti, Germania, Belgio, Italia e Francia, secondo quanto riferito dalle Idf. L’Onu ha affermato che ogni giorno è necessario distribuire 600 camion di aiuti per sfamare adeguatamente i circa due milioni di abitanti della Striscia. Israele afferma anche che ieri “sono entrate autocisterne di carburante delle Nazioni Unite per il funzionamento dei sistemi umanitari essenziali”
Esercito israeliano intercetta missile lanciato dallo Yemen
L’esercito israeliano ha intercettato un missile proveniente dallo Yemen. “Poco fa, un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato dalle forze aeree israeliane”, ha dichiarato l’esercito in un comunicato
Ong denunciano: “Regole israeliane impediscono fornire aiuti”
La nuova legislazione israeliana che regola le attività delle organizzazioni umanitarie straniere viene sempre più spesso utilizzata per respingere le richieste di portare aiuti a Gaza. É quanto denunciano in una lettera congiunta oltre 100 organizzazioni umanitarie. “Le autorità israeliane hanno respinto le richieste di decine di Ong di portare beni di prima necessità, sostenendo che tali organizzazioni ‘non sono autorizzate a fornire aiuti'”, si legge nella dichiarazione congiunta. Secondo la lettera, firmata tra gli altri da Oxfam e Medici Senza Frontiere (Msf), solo nel mese di luglio sono state respinte almeno 60 richieste di portare aiuti a Gaza. A marzo, il governo israeliano ha approvato una nuova serie di norme per le organizzazioni non governative straniere che lavorano con i palestinesi. La legge aggiorna il quadro normativo relativo alle modalità di registrazione delle organizzazioni umanitarie per mantenere il loro status in Israele, insieme a disposizioni che definiscono le modalità di rifiuto delle domande o di revoca della registrazione. La registrazione può essere rifiutata se le autorità israeliane ritengono che un’organizzazione neghi il carattere democratico di Israele o “promuova campagne di delegittimazione” contro il Paese
Tajani: “Hamas liberi senza indugio tutti gli ostaggi israeliani”
“Abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà – ha aggiunto – per la nuova operazione israeliana a Gaza e continuiamo ad invitare Hamas a liberare senza ulteriori perdite di tempo tutti gli ostaggi israeliani che sono nelle mani dell’organizzazione terroristica”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Ciampino per l’arrivo del volo umanitario con a bordo un gruppo di 6 bambini palestinesi bisognosi di cure.
Due bambini da Gaza in arrivo a Verona per le cure
Sono attesi a Verona nelle prime ore di oggi due bambini palestinesi che saranno curati all’ospedale di Borgo Trento. Fanno parte del gruppo di 31 bimbi palestinesi, provenienti dalla Striscia di Gaza, portati in Italia con aerei dell’Aeronautica Militare. I due piccoli destinati a Verona hanno 8 e 15 anni; il più grande – riferisce l’Azienda Ospedaliera di Verona – ha lesioni da arma da fuoco, mentre la bimba di 8 anni soffre di una patologia cerebrale congenita.
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