Giornata di proteste in Israele per chiedere al governo la fine immediata della guerra, per consentire un accordo per il rilascio degli ostaggi, e la sospensione della nuova operazione militare a Gaza. Gli attivisti hanno bloccato diverse strade, inclusa l’autostrada che collega Tel Aviv a Gerusalemme, in entrambe le direzione. Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell’attacco su una tenda, sempre a Gaza City.
Idf intercetta missile balistico lanciato dallo Yemen
Un missile balistico lanciato dallo Yemen contro Israele dai ribelli Houthi sostenuti dall’Iran è stato intercettato dalla difesa aerea, secondo quanto riferito dall’esercito israeliano. Lo riporta il Times of Israel. Non ci sono segnalazioni immediate di impatti o feriti. Le sirene hanno suonato nel centro di Israele e nella zona di Gerusalemme, mentre centinaia di migliaia di israeliani protestano per il ritorno degli ostaggi detenuti da Hamas.
Israele, 38 arresti alle manifestazioni contro il governo
In Israele, 38 persone sono state arrestate nelle proteste organizzate oggi in tutto il Paese per chiedere la fine della guerra a Gaza, per consentire un accordo per il rilascio degli ostaggi, ha reso noto la polizia. Solo a Tel Aviv, sono state 19 gli arresti. La polizia ha anticipato “misure severe contro chi viola la legge e minaccia l’ordine pubblico”.
Sciopero Israele, scontri polizia-manifestanti a Tel Aviv
Diversi manifestanti hanno tentato di irrompere sull’autostrada Ayalon, nel centro di Tel Aviv, ma sono stati fermati dalla polizia, provocando uno scontro con gli agenti e l’arresto forzato di un manifestante. Lo riporta il sito del quotidiano Haaretz, secondo cui la polizia ha anche confiscato “l’equipaggiamento” dei manifestanti.
Stop Usa a visti per bimbi Gaza dopo pressioni di influencer di estrema destra
Il dipartimento di Stato ha annunciato lo stop alla concessione dei visti a palestinesi in arrivo da Gaza, compresi i bambini che hanno urgente bisogno di cure e assistenza medica. L’annuncio diffuso ieri arriva dopo la campagna online di Laura Loomer, l’influencer di estrema destra vicina a Donald Trump che non esita a definirsi “un’orgogliosa islamofoba”. “Tutti i visti per gli individui da Gaza sono bloccati mentre noi conduciamo una piena e approfondita revisione del processo e procedure per concedere negli ultimi giorni un piccolo numero di visti temporanei per ragioni mediche e umanitaria”, è quanto si legge in un messaggio del dipartimento di Stato pubblicato su X. Il giorno precedente, sempre sui social, Loomer ha pubblicato video dell’arrivo a Houston e San Francisco di bambini di Gaza gravemente feriti con i loro familiari, affermando falsamente, riporta il Guardian, che le loro urla di gioia erano “slogan jihadisti” e quelli dei “terroristi di Hamas”. “Chi nel dipartimento di Stato gestito da Marco Rubio ha approvato il visto per palestinesi dalla zone di Hamas? Rubio era al corrente?”, ha scritto ancora l’influencer che in questi mesi con le campagne di odio e di teorie del complotto ha mostrato una grande influenza e capacità di determinare entrate e uscite dall’amministrazione Trump. Dopo l’annuncio dello stop ai visti, ha subito cantato vittoria : “è una notizie fantastica, spero che tutti gli abitanti di Gaza saranno aggiunti al travel ban del presidente Trump. Ci sono dottori in altri Paesi, gli Usa non sono l’ospedale del mondo”.
Media, ’29 palestinesi uccisi oggi a Gaza da raid Israele’
Sale a 29 morti il bilancio dei palestinesi uccisi oggi nella Striscia di Gaza dai raid israeliani. Lo riferiscono fonti mediche citate da al Jazeera.
Idf, “presto” prossima fase guerra, sconfiggeremo Hamas
Il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Eyal Zamir, ha annunciato che l’esercito “lancerà presto la prossima fase” dell’operazione contro Hamas a Gaza City “fino alla sua sconfitta”.
Durante una visita nella Striscia di Gaza questa mattina, Zamir ha anche dichiarato che l’esercito è “moralmente obbligato a riportare a casa tutti gli ostaggi, vivi e morti”. Le sue parole arrivano dopo che il gabinetto di sicurezza ha votato all’inizio di questo mese il piano per l’occupazione di Gaza City. “Oggi approviamo il piano per la prossima fase della guerra”. “Manterremo lo slancio dell’operazione ‘Carri di Gedeone’ concentrandoci sulla città di Gaza”, afferma, riferendosi all’offensiva militare contro Hamas lanciata a maggio.
Hamas, piano trasferimento gazawi nuove atto “genocidio”
Hamas ha dichiarato che il piano di ricollocazione di Israele a Gaza costituisce una “nuova ondata di genocidio e sfollamento” per centinaia di migliaia di residenti nella zona. Il gruppo palestinese ha affermato che il previsto dispiegamento di tende e altri rifugi da parte di Israele nella Striscia di Gaza meridionale è un “palese inganno”.
Famiglie ostaggi a Netanyahu, basta inganni,portali a casa
“Da 22 mesi i rapiti languono a Gaza, davanti ai vostri occhi. Invece di ingannare l’opinione pubblica, diffondere voci e diffamare le famiglie dei rapiti, restituite i nostri cari con un accordo e ponete fine alla guerra. Questa è l’unica decisione che il popolo israeliano chiede, ed è l’unica decisione possibile”. E’ la nota del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi israeliani dopo le accuse del premier Benyamin Netanyahu e altri esponenti del governo. “Sono stati rapiti dalla terra di Israele sotto la tua responsabilità, Netanyahu, e sono lì da 22 mesi. La responsabilità di riportarli a casa è tua”.
Netanyahu, dimostranti aiutano Hamas per nuovi orrori
“Coloro che oggi chiedono la fine della guerra non solo stanno irrigidendo la posizione di Hamas e ritardando il rilascio dei nostri ostaggi, ma stanno anche assicurando che gli orrori del 7 ottobre si ripeteranno e che dovremo combattere una guerra senza fine”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu citato dai media di Tel Aviv. “Il controllo della sicurezza nella Striscia di Gaza è solo una delle nostre condizioni per porre fine alla guerra, condizioni che Hamas rifiuta di accettare. Insistiamo non solo sul disarmo di Hamas, ma anche sul fatto che Israele imponga il disarmo della Striscia di Gaza nel tempo”.
Lapid ai manifestanti a Tel Aviv, ‘non ci fermeranno’
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid è arrivato nella ‘piazza degli ostaggi’ a Tel Aviv per esprimere il suo sostegno alle manifestazioni odierne. “Oggi chiudiamo il Paese”, recita in un videomessaggio trasmesso in diretta nella piazza: “I nostri ostaggi non sono pedine che il governo può sacrificare per il bene dello sforzo bellico, sono cittadini che il governo deve restituire alle loro famiglie. Non ci fermeranno”, ha aggiunto.
Israele: sciopero nazionale, 32 arrestati in tutto il Paese
Sono trentadue le persone sinora arrestate dalla polizia israeliana durante lo sciopero nazionale a cui parteciperanno, secondo le previsioni, oltre un milione di persone. Nel comunicare il numero delle persone sottoposte a fermo, la polizia israeliana ha affermato che “libertà di protesta e di espressione non significa essere liberi di appiccare incendi, danneggiare la libertà di movimento delle persone o disturbare l’ordine pubblico”, aggiungendo che durante la giornata verrà “adottata una linea dura contro coloro che violeranno la legge”.
Herzog in piazza con famiglie ostaggi, ‘li riporteremo a casa’
Il presidente israeliano Isaac Herzog si è recato nella ‘piazza degli ostaggi’ a Tel Aviv per incontrare le famiglie dei rapiti ancora nelle mani di Hamas. Lo riferiscono i media israeliani. “L’intero popolo vuole la loro liberazione, voglio dire agli ostaggi ancora nei tunnel che non li dimentichiamo e stiamo facendo tutto il possibile per riportarli a casa; chiedo ai soldati che stanno combattendo di riprenderli”, ha detto il presidente chiedendo alla comunità internazionale di “fare pressione su Hamas”.
Israele, 25 dimostranti arrestati durante le proteste
E’ di almeno 25 arresti il bilancio dell’intervento delle forze dell’ordine in Israele per liberare le strade bloccate dai dimostranti, che in molti casi hanno dato alle fiamme dei pneumatici. Lo riferiscono i media di Tel Aviv.
Bloccata anche l’autostrada 16, una delle principali vie d’accesso a Gerusalemme. I manifestanti dovrebbero convergere sulla ‘piazza degli ostaggi’ di Tel Aviv, dove sono attese oltre 1 milione di persone.
Lapid e Bennet sostengono sciopero e attaccano Smotrich
Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha risposto alle osservazioni dei membri del governo – in particolare il ministro Smotrich – che si sono espressi contro le proteste dello “Stop Day”. Sul suo account X, Lapid ha scritto: “Il nuovo e spregevole foglio di messaggi dei ministri del governo accusa gli scioperanti e i manifestanti per conto dei rapiti di ‘aiutare Hamas’. Non ti vergogni?”. Lapid ha poi puntato il dito contro l’esecutivo Netanyahu, colpevole secondo l’ex primo ministro di aver rafforzato Hamas “trasferendo loro decine di milioni di dollari in valigie”. Anche Benny Gantz ha commentato le condanne allo sciopero affermando: “Attaccare le famiglie dei rapiti quando si ha la responsabilità del fatto che i loro figli sono stati tenuti prigionieri da Hamas per quasi due anni ci indebolisce e ci divide”.
Israele, Smotrich condanna sciopero nazionale: “Fa il gioco di Hamas”
Il ministro delle Finanze ed esponente dell’estrema destra israeliana Bezalel Smotrich ha condannato lo sciopero nazionale in corso oggi in Israele per chiedere il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza. “La nazione di Israele si sta svegliando questa mattina con una campagna cattiva e dannosa che fa il gioco di Hamas, seppellisce gli ostaggi nei tunnel e cerca di far arrendere Israele ai suoi nemici”, ha scritto Smotrich su X, sottolineando che lo sciopero non è stato all’altezza del clamore che si è accumulato nell’ultima settimana.
Al via sciopero generale a Tel Aviv, bloccate autostrade
Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone.
Raid israeliano su Gaza City, bombardato un ospedale: almeno 7 morti
Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell’attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia.
Yemen, Israele colpisce centrale elettrica a Sanaa
La marina israeliana ha attaccato la capitale yemenita Sanaa nelle prime ore del mattino. Lo riferisce Ynet dop che l’agenzia di stampa Reuters nella notte ha riferito di almeno due esplosioni nei pressi di una centrale elettrica della città. I media yemeniti hanno affermato che si è trattato di “un attacco nell’area della centrale elettrica di Haziz nel sud della città” e l’amministratore delegato della Electricity Corporation nella capitale yemenita, Meshaal al-Rifi, ha affermato che “le centrali elettriche erano sotto attacco, il che ha causato un’interruzione temporanea di corrente”.
Agenzia difesa Gaza: “Ieri 40 persone uccise dal fuoco israeliano”
L’agenzia di difesa civile di Gaza ha dichiarato che ieri gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 40 persone, mentre l’esercito israeliano ha accennato a un imminente appello per cacciare i civili da Gaza City in vista di una nuova offensiva. L’ultimo bilancio arriva a più di una settimana dall’approvazione da parte del gabinetto di sicurezza israeliano dei piani per la conquista della città più grande del territorio palestinese, dopo 22 mesi di guerra.
Reuters: “Due esplosioni nella capitale dello Yemen Sana’a”
Almeno due esplosioni sono state udite nella capitale yemenita Sana’a vicino a una centrale elettrica. Lo hanno riferito i residenti alla Reuters. Il motivo delle esplosioni segnalate non è stato chiarito
Usa, stop a tutti visti turistici per chi arriva da Gaza
Il dipartimento di Stato americano ha annunciato la sospensione di tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza, in attesa di una “revisione completa e approfondita” del processo di rilascio dei permessi medici temporanei per le persone provenienti dalla Striscia. “Tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza vengono sospesi fino a quando non avremo terminato una revisione completa e approfondita del processo per rilasciare un piccolo numero di visti medico-umanitari temporanei”, si legge in una nota.
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