Ondata di condanne alla decisione israeliana di occupare Gaza. Berlino sospende le forniture di armi a Israele, il Belgio convoca l’ambasciatore. La riunione urgente del Consiglio di sicurezza su richiesta dall’Anp che si doveva tenere oggi è stata rinviata. Trump per ora tace. Il piano israeliano prevede di conquistare prima Gaza City, sfollando il milione di residenti entro il 7 ottobre, secondo anniversario del massacro di Hamas. La fazione islamica avverte: “Non sarà un picnic”. Contrario fino alla fine l’Idf.
Media, almeno 20 morti nei raid israeliani a Gaza
Almeno 20 persone sono morte negli attacchi israeliani di oggi a Gaza. Lo riferiscono fonti degli ospedali dell’enclave, ripresi da Al Jazeera.
Anche Francia, Canada e Austria condannano piano Gaza
Anche i ministri degli Esteri di Francia, Canada, Austria e Norvegia hanno firmato la dichiarazione congiunta insieme agli omologhi di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito, per respingere con forza la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano di lanciare un’ulteriore operazione militare su larga scala sulla Striscia.
Anp, bene dichiarazione Italia e 4 Paesi contro piano Israele
Il ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati palestinesi ha “accolto con favore” la dichiarazione congiunta rilasciata dai ministri degli Esteri di Italia, Regno Unito, Germania, Australia e Nuova Zelanda, che respinge la decisione di Israele di lanciare un’ulteriore operazione militare su larga scala a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania. “La dichiarazione ha sottolineato l’importanza di consentire all’Autorità Nazionale Palestinese di esercitare la propria autorità politica e giuridica sulla Striscia di Gaza, considerandola parte integrante dello Stato di Palestina”, ha commentato il ministero in una nota.
Appello famiglie ostaggi, “blocchiamo l’economia israeliana”
I familiari degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas hanno lanciato un appello a “bloccare l’economia israeliana” in seguito alla decisione del gabinetto di sicurezza di prendere il controllo di Gaza City. Lo riporta Haaretz. Anat Angrest, il cui figlio Matan è tenuto prigioniero nella Striscia, si è rivolta all’opinione pubblica e ai leader economici israeliani in un post su X. “La lotta non è solo nostra, delle famiglie degli ostaggi. Sarete con me quando inviterò a fermare tutto? A bloccare tutto? È stato deciso di estendere la guerra e occupare, anche a costo della vita di Matan. Il silenzio è mortale”. Un’altra madre, Vicky Cohen mamma del soldato Nimrod Cohen, ha lanciato un appello simile, sempre su X: “Il gabinetto di sicurezza ha deciso, in piena consapevolezza, di rinunciare a mio figlio Nimrod e a tutti gli ostaggi. C’è un solo modo per fermare tutto questo: bloccare tutto. Perché l’economia non viene fermata? Il silenzio li sta uccidendo!”.
Media, 11 morti per malnutrizione a Gaza in 24 ore
Gli ospedali di Gaza hanno segnalato 11 decessi nelle ultime 24 ore causati dalla carestia e dalla malnutrizione, un dato che porta il numero totale di questi decessi dall’inizio delle ostilità a 212, tra cui 98 bambini: lo riporta Al Jazeera.
Fonti vicine ad Hamas, in corso contatti con Israele
Sono in corso intensi contatti con Israele, mediati da Stati Uniti, Egitto e Qatar, al fine di prevenire l’occupazione israeliana su larga scala della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito al quotidiano israeliano Ynet fonti vicine ad Hamas, le quali hanno affermato che la proposta all’ordine del giorno includeva la fine dei combattimenti, un ritiro completo da parte di Israele, il rilascio di tutti i rapiti, il disarmo delle fazioni palestinesi, la rimozione di membri di alto livello dell’ala militare di Hamas all’estero e l’istituzione di una leadership civile che gestisca la Striscia di Gaza insieme a una polizia professionale. Hamas ha rivendicato flessibilità nei negoziati, ma anche i preparativi per una ripresa dei combattimenti se la proposta fosse stata respinta.
Iran, 20 persone arrestate per spionaggio a favore di Israele
L’Iran ha arrestato negli ultimi mesi 20 persone con l’accusa di essere agenti del Mossad israeliano, ha affermato oggi il portavoce della magistratura, Asghar Jahangir, aggiungendo che alcune di queste persone sono state rilasciate dopo gli interrogatori. “La magistratura non avrà alcuna clemenza nei confronti delle spie del regime sionista e ne farà un esempio attraverso sentenze severe”, ha aggiunto Jahangir, secondo quanto riporta l’Irna. Rouzbeh Vadi, uno scienziato nucleare, è stato giustiziato mercoledì con l’accusa di spionaggio a favore di Israele e di aver passato informazioni su un altro scienziato nucleare, assassinato da Israele durante gli attacchi di giugno contro l’Iran.
Venti Paesi arabi condannano piano Israele per Gaza
Diversi paesi arabi e musulmani hanno condannato come una “pericolosa escalation” il piano di Israele di prendere il controllo di Gaza City. Circa 20 paesi, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, hanno affermato che il piano costituisce “una flagrante violazione del diritto internazionale e un tentativo di consolidare l’occupazione illegale”.
Axios, Witkoff in Qatar per discutere cessate il fuoco
L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff incontrerà oggi il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman al-Thani, sull’isola spagnola di Ibiza per discutere una proposta di cessate il fuoco a Gaza. Lo hanno detto ad Axios due fonti che hanno familiarità con l’incontro, aggiungendo che nell’incontro si discuterà anche del rilascio di tutti gli ostaggi rimasti. Il piano sarà presentato a Israele e Hamas entro le prossime due settimane, ha detto ad Axios una fonte coinvolta nei colloqui. Un anonimo funzionario israeliano coinvolto nei colloqui ha detto ad Axios che mentre Gerusalemme non ha problemi con gli sforzi per raggiungere un accordo globale, “il divario tra Israele e Hamas per quanto riguarda la fine della guerra è enorme, quindi parlare di un accordo globale è probabilmente inutile in questa fase”.
I colloqui arrivano dopo che il gabinetto israeliano giovedì ha approvato un piano per conquistare completamente Gaza City, una mossa che ha scatenato l’allarme internazionale sui potenziali costi umanitari.
Iniziata missione italiana per lancio aiuti umanitari a Gaza
“Primo volo in decollo per il lancio con paracadute di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La Difesa c’è sempre, dove serve e quando serve”. Così su X il ministero della Difesa, con un video che immortala il decollo di un C-130 dell’Aeronautica Militare.
Scritta su spiaggia Tel Aviv per Trump, ‘ponga fine a guerra Bibi’
Sulla spiaggia di Tel Aviv, vicino a un edificio dell’ambasciata Usa, è apparsa un’enorme scritta indirizzata al presidente Usa Donald Trump in cui gli si chiede di porre fine alla guerra di Benjamin Netanyahu, ‘Bibi’. “Porre fine alla guerra di BB”, riporta la scritta, circondata dal disegno del profilo di Trump.

Madre di un ostaggio chiede sciopero generale in Israele
Anat Angrest, il cui figlio Matan Angrest è tenuto in ostaggio a Gaza, ha chiesto uno sciopero generale in Israele per protestare contro la decisione del governo che ha approvato un piano per conquistare completamente Gaza City. “Care madri, amici, capi dell’economia, la lotta non è solo nostra, delle famiglie degli ostaggi”, ha scritto in un post su X, riportato da Times of Israel, “sarete con me quando chiederò che tutto si fermi, che si scioperi? È stato deciso di espandere la guerra e conquistare, anche a costo della vita di Matan” e “il silenzio uccide”.
Media, 14 civili uccisi da Idf a Gaza, 8 aspettavano aiuti
Almeno 14 palestinesi, tra cui otto mentre aspettavano gli aiuti umanitari, sono stati uccisi in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi: lo riporta Al Jazeera. Almeno 11 persone sono state uccise e trasportate all’ospedale al-Awda nel nord di Gaza, tra cui 6 mentre aspettavano la distribuzione di cibo vicino al corridoio di Netzarim. Due persone sono state uccise e trasportate al complesso medico Nasser da un centro di distribuzione della fondazione GHF nel sud. Una donna è stata uccisa e un’altra persona è rimasta ferita in un attacco aereo israeliano contro un condominio a Khan Younis (sud).
Idf, ‘attueremo presa di Gaza nel miglior modo possibile’
Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito israeliano (Idf), il tenente generale Eyal Zamir, si è impegnato ieri di attuare “nel miglior modo possibile” la decisione di Israele di conquistare Gaza City, che ha scatenato forti critiche sia in patria che all’estero, per il timore che possa aggravare la crisi umanitaria a Gaza e mettere in pericolo la vita degli ostaggi. Lo riporta il Times of Israel. L’Idf sta “lavorando al nuovo piano. Approfondiremo la pianificazione, ci prepareremo al massimo livello in tutti i suoi aspetti e, come sempre, porteremo a termine la missione nel miglior modo possibile”, ha affermato Zamir. “Man mano che la guerra si evolve, l’Idf agirà per salvaguardare la vita degli ostaggi, consentire alle forze di riposarsi per rafforzare la resistenza e operare secondo i valori e lo spirito dell’Idf”, ha aggiunto il capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Tajani, “respingiamo con forza la decisione di Israele”
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha firmato una Dichiarazione congiunta con i ministri degli Esteri di Regno Unito, Germania, Australia e Nuova Zelanda per respingere con forza la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano dell’8 agosto di lanciare un’ulteriore operazione militare su larga scala sulla Striscia. Lo riferisce la Farnesina in una nota.
Italia e altri 4 Paesi condannano piani di occupazione di Gaza
I ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno respinto “con forza” i piani di occupazione di Gaza City approvati dal Gabinetto di sicurezza israeliano perchè aggraverebbe “la catastrofica situazione umanitaria”, metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterebbe “il rischio di un esodo di massa dei civili”. “I piani annunciati dal governo israeliano rischiano di violare il diritto internazionale umanitario. Qualsiasi tentativo di annessione o espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale” si legge in un comunicato congiunto, “Esortiamo le parti e la comunità internazionale a compiere ogni sforzo per porre finalmente termine a questo terribile conflitto ora, attraverso un cessate il fuoco immediato e permanente che consenta la fornitura di un’assistenza umanitaria massiccia, immediata e senza ostacoli, poichè a Gaza si sta verificando lo scenario peggiore, quello di una carestia”. “Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi senza ulteriori ritardi o precondizioni e deve garantire che questi vengano trattati in modo umano e non siano soggetti a crudeltà e umiliazioni” continua la dichiarazione. Nel comunicato i ministri chiedono anche la revisione dei meccanismi decisi da Stati Uniti e Israele e che presiedono alla distribuzione degli auti. “La situazione umanitaria a Gaza rimane catastrofica” si legge, “Chiediamo al governo israeliano di trovare con urgenza soluzioni per modificare il suo recente sistema di registrazione delle organizzazioni umanitarie internazionali, al fine di garantire che questi attori fondamentali per l’aiuto umanitario possano continuare il loro lavoro essenziale, in linea con i principi umanitari, per raggiungere i civili bisognosi a Gaza. La loro esclusione sarebbe un segnale grave”. I ministri ribadiscono ancora una volta il loro sostegno alla soluzione a due Stati. “Siamo uniti nel nostro impegno a favore dell’attuazione di una soluzione a due Stati negoziata, quale unico modo per garantire che israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace, sicurezza e dignità” si legge nella dichiarazione, “Una risoluzione politica basata su una soluzione negoziata a due Stati richiede la totale smilitarizzazione di Hamas e la sua completa esclusione da qualsiasi forma di governo nella Striscia di Gaza, dove l’Autorità Palestinese deve avere un ruolo centrale”.
Rubio, accordo con Hamas più difficile dopo le frasi di Macron sul riconoscimento dello Stato palestinese
I colloqui per raggiungere un accordo con Hamas “si sono interrotti il giorno in cui Macron ha deciso di riconoscere uno Stato palestinese”. Lo rivela Ynet riportando le dichiarazioni del segretario di Stato americano Marco Rubio, il quale ha criticato la scelta fatta dal presidente francese. Rubio ha osservato che “ci sono altri Paesi che hanno detto che ‘se non ci sarà’ un cessate il fuoco entro settembre, riconosceremo anche uno Stato palestinese. Ok, quindi se sono Hamas, sono giunto alla conclusione di non fare un cessate il fuoco”, ha osservato il capo della diplomazia americana. “Questi messaggi hanno reso più difficile raggiungere la pace e un accordo con Hamas. Si sentono responsabilizzati”.
Media, 7 civili uccisi dall’Idf a gaza, 2 aspettavano aiuti
Almeno sette palestinesi sono stati uccisi e altri 34 sono rimasti feriti questa mattina in due attacchi dell’Esercito israeliano (Idf) a Gaza, inclusi due mentre aspettavano gli aiuti umanitari: lo affermano fonti mediche ad Al Jazeera. Almeno cinque civili sono morti e 33 sono rimasti feriti in un attacco dell’Idf a nord del campo di Nuseirat, nella zona centrale della Striscia. Inoltre, almeno altri due palestinesi sono stati uccisi e un altro è rimasto ferito dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su un gruppo di persone in attesa degli aiuti umanitari vicino all’incrocio di Netzarim, a sud di Gaza City.
Dal governo Usa multa di un miliardo di dollari per l’università pubblica della California
L’Università pubblica della California, Ucla, ha annunciato che il governo degli Stati Uniti ha imposto una gigantesca multa di un miliardo di dollari per le manifestazioni pro-Palestina che si sono tenute nel 2024. E’ una nuova offensiva da parte dell’amministrazione di Donald Trump, verso l’istruzione superiore. L’importo è cinque volte quello che l’università privata newyorkese Columbia ha accettato di pagare a fine luglio, più di 200 milioni di dollari, per antisemitismo che sarebbe emerso nel campus durante il movimento della primavera 2024 contro la guerra di Israele nella Striscia di Gaza. “Come università pubblica, dipendiamo dalle risorse dei contribuenti e un pagamento di questa portata distruggerebbe completamente il miglior sistema universitario pubblico del Paese e arrecherebbe un danno immenso ai nostri studenti e a tutti i californiani”, ha dichiarato ai giornalisti il presidente dell’Università della California (UC) James Milliken. Secondo Milliken, che supervisiona dieci campus, tra cui il più grande di Los Angeles (Ucla), luogo delle proteste dello scorso anno e bersaglio dell’amministrazione Trump, l’università ha ricevuto la richiesta del governo federale nelle ultime ore.
La riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu su Gaza posticipata a domani
La riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu su Gaza, dopo l’annuncio del piano di Israele sulla città, è stata posticipata a domani. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia Israele, attraverso una portavoce, del pericolo di “una pericolosa escalation” che “rischia di peggiorare le conseguenze già catastrofiche per milioni di palestinesi”.
La decisione di Benjamin Netanyahu di ordinare all’esercito israeliano di prendere il controllo di Gaza per “sconfiggere” Hamas ha provocato un’ondata di indignazione in tutto il mondo. Guterres ha avvertito che “potrebbe portare a spostamenti forzati, uccisioni di massa e distruzione, esacerbando l’inimmaginabile sofferenza della popolazione palestinese di Gaza”.
Media: gli Houthi affermano di aver attaccato 3 obiettivi in Israele
I ribelli Houthi nello Yemen hanno annunciato di aver attaccato tre obiettivi in Israele, tra cui l’aeroporto Ben Gurion, con dei droni. Lo riporta l’agenzia russa Tass.
Amnesty: “Oltraggiosa la decisione israeliana su Gaza City”
Amnesty International giudica “oltraggiosa” la decisione israeliana di “assumere il controllo” di Gaza City. Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, ha così commentato la decisione del gabinetto di sicurezza israeliano di approvare il piano del primo ministro Netanyahu di “assumere il controllo” di Gaza City, dove quasi un milione di palestinesi sta cercando di sopravvivere in condizioni inumane. “È profondamente oltraggioso e sconcertante che il gabinetto israeliano abbia approvato il piano per aumentare la presenza militare sul terreno nella Striscia di Gaza occupata e assumere completamente il controllo di Gaza City. Niente potrà mai giustificare le ulteriori atrocità di massa che una estesa operazione militare nella città comporterà”.
“Il piano, dichiaratamente approvato con la motivazione di ottenere il ritorno in libertà degli ostaggi, vede contrarie le famiglie di questi ultimi e i vertici militari israeliani. Se attuato, causerà livelli incredibili di sofferenza alle persone palestinesi della Striscia di Gaza che stanno facendo la fame nel genocidio in corso. Il piano violerà anche il diritto internazionale e aggirerà il parere consultivo della Corte internazionale di giustizia, secondo la quale la continua presenza di Israele nel Territorio palestinese occupato è illegale e deve cessare”.
“Amnesty International – aggiunge – sollecita il gabinetto di sicurezza israeliano a sospendere e annullare immediatamente questa colossale atrocità in divenire prima che sia troppo tardi e a porre fine al genocidio. Ribadiamo il nostro appello ad Hamas e ad altri gruppi armati palestinesi a rimettere in libertà tutti gli ostaggi civili, subito e senza condizioni”. Inoltre, “la comunità Internazionale, in particolare gli alleati di Israele tra cui l’Unione europea e i suoi Stati membri, non possono stare a guardare tra vuote banalità e condanne che costituirebbero un’ulteriore cortina fumogena per permettere agli orrori del genocidio israeliano di proseguire. Gli Stati devono urgentemente sospendere tutti i trasferimenti di armi, adottare sanzioni mirate e porre fine a ogni rapporto con entità israeliane che possa contribuire al genocidio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza”.
(Except for the headline, this story has not been edited by PostX News and is published from a syndicated feed.)