La notizia emersa ieri dopo il vertice alla Casa Bianca secondo cui Putin è pronto a incontrare Zelensky, “entro due settimane” ha fatto scattare subito diverse ipotesi sulla possibile sede del meeting. L’ultima resa nota è Budapest, a cui – come riporta Politico – la Casa Bianca starebbe pensando come location di un incontro Trump- Putin -Zelensky, forte anche dell’amicizia del tycoon con il premier ungherese Orbán.
Tra le proposte c’è anche quella del Cremlino che punta a Mosca, ma che Zelensky ha “immediatamente respinto”. Mentre Macron ha suggerito Ginevra, la sede europea delle Nazioni Unite, come luogo per l’incontro.
Intanto la Casa Bianca ha fatto sapere che i preparativi per il vertice sono in corso ma che ulteriori dettagli verranno diffusi in seguito. La portavoce Karoline Leavitt, incalzata dalle domande dei giornalisti sul tipo di supporto che gli Stati Uniti daranno all’Ucraina, non ha escluso quello aereo. “È un’opzione e una possibilità”, ha detto. Ma “posso dirvi che è definitivamente escluso l’impiego di truppe sul territorio”.
media, ieri Trump avrebbe avuto un colloquio telefonico con Orban
Il presidente americano Donald Trump avrebbe avuto ieri un colloquio con il primo ministro ungherese Viktor Orban. Lo riporta Bloomberg spiegando che il colloquio sarebbe avvenuto dopo l’incontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy e i leader europei. Trump – viene spiegato – avrebbe chiesto il motivo per cui Budapest sta bloccando i negoziati di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
Papa Leone XIV: bisogna ancora lavorare molto, sento i leader continuamente
di Iacopo Scaramuzzi
“C’è speranza, bisogna ancora lavorare molto, pregare molto e cercare la strada per andare avanti”: così papa Leone XIV ha risposto ai giornalisti, all’uscita dalla villa Barberini di Castel Gandolfo per far rientro in Vaticano dopo alcuni giorni di riposo, in merito all’andamento delle trattative per la pace in Ucraina. Sente i leader mondiali, sente Donald Trump? “Ogni tanto sento qualcuno di loro”, ha risposto Prevost, “continuamente”, ha aggiunto, “bisogna andare avanti”.
Media, il Regno Unito è pronto a inviare truppe per difendere l’Ucraina
Il Regno Unito è pronto a inviare truppe per difendere i cieli e i porti dell’Ucraina, oltre a fornire supporto logistico e addestramento alle forze di Kiev, ma non per uno schieramento vicino alla linea di confine nel caso di una cessazione delle ostilità con la Russia. È quanto riporta il Guardian online citando alcuni funzionari del governo, secondo cui questa è la posizione che presenterà il capo delle forze armate britanniche, sir Tony Radakin, nel corso dei colloqui di domani con le controparti Usa al Pentagono sulle garanzie di sicurezza per Kiev.
Casa Bianca, non è escluso il supporto aereo Usa all’Ucraina
Incalzata dalle domande dei giornalisti sul tipo di supporto che gli Stati Uniti daranno all’Ucraina la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt non ha escluso quello aereo. “E’ un’opzione e una possibilità”, ha detto. “Posso dirvi che ha definitivamente escluso l’impiego di truppe sul territorio”, ha affermato la funzionaria aggiungendo che Trump potrebbe comunque valutare altre opzioni di supporto militare
Media, la Casa Bianca punta a Budapest per il trilaterale
La Casa Bianca sta pianificando un possibile trilaterale fra Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest. Lo riporta Politico citando alcune fonti, sottolineando che il Secret Service si sta preparando per il vertice in Ungheria.
Casa Bianca, in corso i preparativi per l’incontro Putin–Zelensky
I preparativi per l’incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky “sono in corso”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karolinea Leavitt, in un briefing con la stampa.
Casa Bianca, per Trump la pace si ottiene solo con il “dialogo aperto”
Il presidente Donald Trump ritiene che solo attraverso un “dialogo aperto” si possa raggiungere un risultato nel conflitto tra Russia e Ucraina. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca. “E’ per questo – ha dichiarato Karoline Leavitt – che il presidente ha avuto diverse conversazioni telefoniche e, naturalmente, un incontro di persona venerdì con il presidente Putin. Ha anche parlato con il presidente Zelensky decine di volte, lo ha ricevuto ieri alla Casa Bianca, e sta cercando di capire cosa vogliono entrambe le parti, cosa entrambe le parti dovranno cedere, e ha sempre detto che, per ottenere un buon accordo, entrambe le parti dovranno restare un pò insoddisfatte”.
La Casa Bianca attacca i media per non aver reso onore ai “risultati raggiunti” da Trump
La Casa Bianca ha attaccato i media per non aver reso onore ai “risultati raggiunti” dal presidente Donald Trump in campo internazionale, in particolare nel conflitto Russia-Ucraina. “Fin dall’inizio di tutto questo processo – ha detto la portavoce, Karoline Leavitt – gran parte dei media di sinistra si è attivamente schierata contro il presidente degli Stati Uniti nella sua ricerca della pace”. “All’inizio – ha aggiunto – i media hanno sostenuto in modo ridicolo che il presidente Trump fosse in qualche modo vincolato alla Russia solo per aver accettato di avere un incontro faccia a faccia con il presidente Putin all’interno degli Stati Uniti. I media hanno detto che il presidente Trump stesse commettendo un grave errore ‘legittimando” (Putin, ndr), e sono rimasti sbalorditi dal fatto che Trump trattasse un altro leader mondiale come un leader mondiale.
Media, improbabile che il trilaterale Putin- Zelensky- Trump sia a Roma
Un eventuale incontro trilaterale a Roma fra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump è “improbabile” per “diverse ragioni, sia formali che logistiche, e politiche”. Lo ha affermato una fonte diplomatica alla Tass. L’interlocutore dell’agenzia ha ricordato che Mosca considera attualmente l’Italia un Paese ostile e che le azioni delle sue autorità sono state ripetutamente criticate dalle autorità russe. “È improbabile che la Russia voglia dare prestigio politico a questo governo”, ha affermato un’altra fonte dell’agenzia. Al momento la sede più gettonata per l’eventuale incontro pare essere Ginevra in Svizzera e anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto che la città elvetica può essere “la sede migliore”.
Il capo di Stato maggiore Portolano negli Usa per i colloqui sulla sicurezza
Su disposizione del Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, prenderà parte nelle prossime ore ai colloqui che si terranno negli Stati Uniti con i rappresentanti militari delle nazioni che ieri erano presenti al vertice. L’incontro sarà incentrato sulla pianificazione e sulla definizione di misure concrete per garantire all’Ucraina solidi strumenti di sicurezza, nell’eventualità di un cessate il fuoco o dell’avvio di un processo di pace. “La partecipazione italiana a questo tavolo – ha sottolineato il ministro della Difesa Guido Crosetto- conferma la volontà del nostro Paese di contribuire, insieme agli alleati e ai partner internazionali, alla stabilità e alla sicurezza dell’Europa“. La presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa rappresenta un contributo operativo fondamentale dell’Italia nell’ambito del coordinamento internazionale volto a sostenere percorsi di pace e a rafforzare la sicurezza collettiva.
Media, un consigliere di Zelensky conferma di aver respinto la proposta di Putin per il bilaterale a Mosca
L’Ucraina ha “immediatamente respinto” la proposta di Vladimir Putin di tenere il bilaterale a Mosca. Lo ha detto alla Bbc, Dmytro Lytvyn, un consigliere di Volodymyr Zelensky, confermando l’indiscrezione diffusa in precedenza dall’Afp. Il consigliere presidenziale ucraino ha confermato che Zelensky, che al momento della telefonata si trovava alla Casa Bianca insieme ai leader europei, ha subito detto no alla proposto del presidente russo.
Media, fonti della Casa Bianca: “Gli europei sono fastidiosi ma al vertice sono stati bravi”
“Gli europei sono stati positivi, sono fastidiosi, ma sono stati molto bravi”. E’ questo il giudizio che un alto funzionario dell’amministrazione Trump dà, parlando con Politico, del ruolo giocato dai leader europei al vertice della Casa Bianca di ieri. Un giudizio non privo di una buona dose di veleno nei confronti degli europei, a cui precedenti dichiarazioni a microfoni spenti di esponenti di punta dell’amministrazione Trump ci hanno abituati. “Se qualcuno si fosse limitato ad osservarli per quelle due ore, avrebbe detto ‘che famiglia, una famiglia felice’, ma ognuno ha la sua piccola cosa per cui spinge. E veramente questa è più una guerra europea che americana – ha continuato la fonte di Politico parlando del conflitto in Ucraina – ma nessuno di loro si è fatto avanti”. La fonte, che non nasconde che l’obiettivo della convocazione degli europei era dire “siamo noi a guidare, avallerete qualsiasi cosa noi diciamo”, conclude parlando di una presenza in qualche modo ingombrante: “Sono capi di Stato, sono abituati ad avere il controllo e se ne metti sette in una stanza, hai quello che potete immaginare, ma non è stato poi così male”.
Rutte, il prossimo vertice della Nato si terrà il 26 luglio 2026 ad Ankara
Si terrà a luglio del 2026 in Turchia il prossimo vertice dei leader della Nato. Lo ha reso noto l’Alleanza atlantica, secondo cui “il segretario generale Marc Rutte ha annunciato che il summit del 2026 si terrà il 7 e 8 luglio nel complesso presidenziale di Bestepe, ad Ankara“. La Turchia, ha sottolineato Rutte, “è un alleato forte della Nato da oltre 70 anni, dando un contributo inestimabile alla nostra sicurezza comune. In occasione del prossimo anno, i leader proseguiranno i loro sforzi per fare della Nato un’alleanza più forte, più equa e più potente, pronta a rispondere alle grandi sfide che minacciano la nostra sicurezza”.
Fonti della Casa Bianca: “Putin ha detto a Trump che vuole vedere Zelensky da solo”
Nella telefonata con Vladimir Putin, durante l’interruzione del vertice alla Casa Bianca, Donald Trump ha offerto di andare subito ad un incontro a tre, ma il presidente russo gli ha risposto di voler incontrare da solo Volodymyr Zelensky. “Tu non devi venire, voglio vederlo in un faccia a faccia”, ha detto Putin, secondo quanto riferito da un alto funzionario dell’amministrazione Trump a Politico. Il team di Trump “ha iniziato a lavorare a questo, Steve Witkoff ha il compito di realizzare la cosa”, ha aggiunto la fonte
Zelensky: “Sulle garanzie di sicurezza lavoriamo con gli Usa a tutti livelli”
“Stiamo attualmente lavorando attivamente a tutti i livelli sui dettagli, su quale sarà l’architettura delle garanzie, con tutti i partecipanti alla coalizione dei volenterosi, in modo molto sostanziale, con gli Stati Uniti, e questo è uno dei più grandi successi di Washington. Sono grato a tutti coloro che ci aiuteranno”. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky
Kallas: “Nuove sanzioni alla Russia entro il mese prossimo”
“L’Unione europea continuerà a prendere di mira l’economia di guerra russa. Il prossimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dovrebbe essere pronto entro il mese prossimo”. Lo scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. L’Alta rappresentante ha aggiunto di aver posto questo tema, insieme alle garanzie di sicurezza per Kiev, in cima alla lista dei punti da discutere alle prossime riunioni informali dei Consigli Esteri e Difesa Ue, in programma tra il 28 e il 30 agosto
Kallas: non ci si può fidare di Putin, servono garanzie di sicurezza solide
“Non ci si può fidare del fatto che Putin mantenga alcuna promessa o impegno. Pertanto, le garanzie di sicurezza devono essere sufficientemente solide e credibili da dissuadere la Russia dal riorganizzarsi e dal riattaccare“. Lo scrive su X l’Alta Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. “L’Ue – sottolinea – contribuirà a queste garanzie di sicurezza, in particolare addestrando i soldati ucraini e rafforzando le forze armate e l’industria della difesa ucraina” e la Ue “continuerà inoltre a colpire l’economia di guerra russa. Il prossimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dovrebbe essere pronto entro il mese prossimo. Ho messo questi argomenti in cima all’agenda delle discussioni della prossima settimana tra i ministri degli Esteri e della Difesa dell’Ue”. Kallas sottolinea poi che “l’unità tra i leader dell’Ue nel vertice virtuale di oggi era palpabile. Tutti sono impegnati per una pace duratura che protegga gli interessi vitali di sicurezza sia dell’Ucraina che dell’Europa”
Cavo Dragone: “Domani call con i capi di Stato Maggiore Nato”
“Domani, tramite videoconferenza, presiederò una riunione dei capi di Stato maggiore della difesa dei 32 paesi alleati. Sarà presente anche il generale Grynkewich, comandante supremo alleato, alla sua prima partecipazione a una riunione del Comitato militare. Mentre proseguono gli sforzi diplomatici per garantire la pace in Ucraina, attendo con interesse il suo aggiornamento sull’attuale situazione della sicurezza”. Lo scrive sui social Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare Nato
Dalla Turchia “pieno sostegno” all’iniziativa di Trump
La Turchia sostiene l’iniziativa del presidente americano Donald Trump per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina. A ribadire che Ankara “è pronta a fare la propria parte” è stato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan in un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Marco Rubio. Una telefonata durante la quale i due hanno parlato sia dell’esito dell’incontro tra i leader europei e Trump che ha avuto luogo a Washington sia del faccia a faccia tra il tycoon e il presidente russo Vladimir Putin andato in scena nei giorni scorsi in Alaska. “La Turchia è pronta a offrire tutto il sostegno necessario all’iniziativa del presidente Trump per giungere a una pace duratura”, ha reso noto il ministero degli Esteri turco a margine del colloquio telefonico
Il team dei volenterosi pianificherà le garanzie con gli Usa
I team militari della coalizione dei volenterosi “si incontreranno con le loro controparti Usa nei prossimi giorni” per discutere dei piani volti a fornire “solide garanzie di sicurezza” all’Ucraina e “preparare l’invio di una forza di rassicurazione” una volta terminato il conflitto con la Russia. È quanto emerge dalla nota diffusa da Downing Street dopo che il premier britannico Keir Starmer ha co-presieduto col presidente francese Emmanuel Macron una conferenza virtuale con oltre 30 leader dei Paesi riuniti nella coalizione dei volenterosi. Si è discusso anche di esercitare ulteriori pressioni su Mosca attraverso le sanzioni
Media, Putin ha proposto il vertice con Zelensky a Mosca
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha proposto Mosca come sede per il summit con l’omologo ucraino Volodymr Putin. Lo rivelano fonti vicine ai colloqui. Secondo due fonti a conoscenza della telefonata di ieri tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Putin, il leader russo “ha menzionato Mosca”. Secondo le fonti, Zelensky ha già risposto di “no”
Medvedev, i Volenterosi antirussi non hanno battuto Trump
“La Coalizione antirussa guerrafondaia dei Volenterosi non è riuscita a battere Donald Trump sul suo territorio”. Così, in un post in inglese su X, l’ex presidente russo Dmitry Medvedev tira le somme delle consultazioni ieri a Washington con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. “L’Europa ha ringraziato e adulato” Trump, aggiunge Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. “La questione – scrive ancora – è quale musica suonerà il clown di Kiev a proposito di garanzie e territori quando sarà tornato a casa e avrà indossato nuovamente l’uniforme militare”.
Orban, pericoloso legare adesione Ue a garanzie Kiev
Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha affermato che “l’appartenenza dell’Ucraina all’Unione europea non offre alcuna garanzia di sicurezza” e pertanto “collegare l’appartenenza alle garanzie di sicurezza è inutile e pericoloso”. “Oggi si sono riuniti i leader dei 27 Stati membri dell’Unione europea”, ha scritto su X il premier ungherese al termine del vertice europeo in videoconferenza. “E’ stato confermato che il pericolo di una terza guerra mondiale può essere ridotto solo attraverso un incontro tra Trump e Putin; è stato confermato che la strategia basata sull’isolamento ha fallito; è stato confermato che non esiste una soluzione alla guerra tra Russia e Ucraina sul fronte militare; solo gli sforzi diplomatici possono portare a una soluzione”, ha affermato Orban. “L’Ungheria accoglie con favore i passi compiuti nei colloqui Trump-Putin e sostiene il proseguimento del processo negoziale, con particolare riguardo a un secondo incontro Trump-Putin. Manteniamo l’iniziativa ungherese all’ordine del giorno affinchè l’Unione proponga un vertice Europa-Russia il prima possibile”, conclude il premier.
Costa sente Zelensky, avanti con adesione Ue
Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha avuto una telefonata con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per ribadire il sostegno dell’Ue a Kiev e insistere sulla necessità di procedere con il processo di adesione dell’Ucraina all’Ue. “Subito dopo la nostra discussione con i membri del Consiglio europeo, ho avuto una telefonata con il presidente Zelensky. Ho sottolineato l’unità dell’Ue e il suo incrollabile sostegno all’Ucraina, nonchè il nostro impegno a mantenere la pressione sulla Russia”, ha scritto su X Costa. “Le nostre massime priorità sono fermare le uccisioni, promuovere lo scambio di prigionieri e garantire il ritorno delle migliaia di bambini rapiti dalla Russia. Collaboreremo con gli Stati Uniti per garantire garanzie di sicurezza concrete ed essenziali. Insieme al presidente Zelensky e agli Stati Uniti, prepareremo i prossimi passi per raggiungere una pace giusta e duratura”, ha aggiunto. “Dobbiamo continuare a sostenere il popolo ucraino e portare avanti il processo di allargamento. Il futuro dell’Ucraina risiede anche nella prosperità e nella stabilità che l’adesione all’Ue può offrire”, ha concluso Costa.
Trump, voglio provare ad andare in paradiso
“Se riesco a salvare 7mila persone a settimana dall’essere uccise, penso che sia abbastanza. Voglio provare ad andare in paradiso, se possibile”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un’intervista a Fox, sul conflitto in Ucraina.
Costa, accelerare su garanzie sicurezza modello Articolo 5
“Ora è il momento di accelerare il nostro lavoro pratico per mettere in atto garanzie di sicurezza sul modello dell’Articolo 5 della Nato, con l’impegno degli Stati Uniti”. Lo dice il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in un punto stampa a Lisbona, al termine del vertice Ue in videoconferenza di oggi. “La Coalizione dei volenterosi dovrebbe rimanere strettamente coinvolta in questo processo e le forze armate ucraine saranno la prima linea di difesa. Per questo motivo dobbiamo attuare, rafforzare e sbloccare il nostro sostegno militare all’Ucraina”, aggiunge.
Costa, ‘ora accelerare il lavoro sulle garanzie a Kiev’
“E’ stato espresso sincero apprezzamento per i leader europei che hanno partecipato all’incontro a Washington, grazie al loro eccellente lavoro di squadra sono stati rappresentati gli interessi europei”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa al termine della riunione della Coalizione dei Volenterosi e dei leader Ue, entrambe in remoto. “Ora si deve accelerare il lavoro per dare le garanzie di sicurezza all’Ucraina sulla falsariga dell’articolo 5 della Nato e la Coalizione dei Volenterosi deve essere coinvolta da vicino nel processo”.
Costa, impulso per fornire garanze sicurezza
“Dopo tre anni e mezzo di guerra, l’attività diplomatica sta accelerando e cresce l’impulso a fornire all’Ucraina garanzie di sicurezza, incluso l’accordo del presidente degli Stati Uniti Trump a partecipare a questo sforzo. Accogliamo con favore questa iniziativa”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, al termine della riunione del Consiglio europeo in videoconferenza. “Ci lavoriamo da tempo, e l’Europa è pronta a fare la sua parte a tutti i livelli. Ora è il momento di accelerare il nostro lavoro pratico, di mettere in atto una garanzia simile all’articolo 5 della Nato, con il continuo impegno degli Stati Uniti”, ha aggiunto. “La Coalizione dei volenterosi dovrebbe rimanere strettamente coinvolta in questo processo, mentre le forze armate ucraine saranno la prima linea di difesa. Per questo motivo dobbiamo attuare, rafforzare e sbloccare il nostro sostegno militare all’Ucraina”, ha concluso Costa.
Costa: “Ottimo lavoro di squadra dei leader Ue nel sostenere Zelensky”
“Abbiamo appena tenuto una videoconferenza con i membri del Consiglio europeo sugli ultimi colloqui riguardanti l’Ucraina, così come una riunione della Coalizione dei volonterosi e una telefonata con il presidente Volodymyr Zelensky. A nome del Consiglio europeo, desidero esprimere la nostra sincera gratitudine ai leader europei che hanno partecipato all’ultimo ciclo di colloqui negli Stati Uniti per l’eccellente lavoro di squadra nel difendere la posizione europea e nel sostenere il presidente Zelensky”. Lo afferma il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa durante un punto stampa.
Trump, pace in Ucraina? Voglio davvero andare in paradiso
“Voglio davvero andare in paradiso”. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista a Fox spiegando le sue motivazioni nel tentare di mettere fine alla guerra in Ucraina. Il presidente ha sottolineato di non aver chiamato Vladimir Putin mentre era nella stanza con gli europei alla Casa Bianca perché sarebbe stato “irrispettoso” per Putin.
Putin “informa” MbS su recenti contatti con Trump
Il leader russo, Vladimir Putin, ha avuto una conversazione telefonica con il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, e “lo ha informato dei risultati dei recenti contatti con il presidente Donald Trump”. Lo ha riferito il Cremlino, come riportano le agenzie russe.
Gb, esperti militari ‘Volenterosi’ in Usa per sicurezza Kiev =
Gli esperti militari dei cosidettei ‘Volenterosi’ si incontreranno presto negli Stati Uniti per discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Lo dice un portavoce di Downing street al termine della riunione dei leader in videoconferenza presieduta dal primo ministro britannico Keir Starmer e dal presidente francese Emmanuel Macron. Secondo Londra, durante il vertice cui hanno partecipato una trentina di leader, si è parlato dei prossimi passi in materia di garanzie di sicurezza per l’Ucraina e delle potenziali sanzioni a Mosca. I paesi partecipanti hanno concordato un incontro dei team di pianificazione militare con le loro controparti statunitensi “nei prossimi giorni per rafforzare ulteriormente i piani volti a fornire solide garanzie di sicurezza e a preparare l’invio di una forza di rassicurazione qualora le ostilità terminassero”, dice Downing street. I leader hanno anche parlato di “come ulteriori pressioni – anche attraverso sanzioni – potrebbero essere esercitate su Putin finchè non dimostrerà di essere pronto a prendere seri provvedimenti per porre fine alla sua invasione illegale”, dice Londra secondo quanto riporta la stampa britannica.
Trump, se incontro Putin-Zelensky va bene sarò al trilaterale
“Ho detto a Putin che organizzeremo un incontro con il presidente Zelensky. Poi, dopo quell’incontro, se tutto va bene, guiderò io e lo concluderemo”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un’intervista a Fox. “Devono avere una certa relazione. Altrimenti stiamo solo perdendo molto tempo”, ha aggiunto.
Ue: terminato vertice leader in videoconferenza
Si è conclusa la riunione del Consiglio europeo in videoconferenza convocata per fare il punto sui colloqui relativi all’Ucraina. Lo comunicano fonti europee. a breve il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, parlerà alla stampa da Lisbona, da dove ha preso parte al vertice.
Trump: “Consegnato lettera sigillata a Melania, dice che è bellissima”
“No, volutamente non l’ho letta. È stata consegnata sigillata e io l’ho passata a Melania così com’era, senza aprirla. Sono sicuro che sarebbe andata bene, ma era giusto così. Melania poi mi ha detto che era una lettera assolutamente bellissima”. Lo dice il presidente statunitense Donald Trump nel corso di un’intervista a Fox & Friends, riferendosi alla lettera firmata da Olena Zelenska, first lady ucraina e moglie del presidente Volodymyr Zelensky, che ieri l’ha consegnata direttamente a Trump nel corso di un incontro nello Studio Ovale. “La vedrò perché mi sta inviando una copia. Ma ieri io l’ho data a Melania sigillata. È bello quando si consegna qualcosa sigillato: non mi piace quando sono cose già aperte. Non mi piace. Comunque, sono sicuro che sia una bellissima lettera”, aggiunge Trump, parlando della lettera di Zelenska, che tratta dello stato dei bambini ucraini deportati in Russia e fa seguito a un’altra lettera inviata settimana scorsa dalla first lady statunitense al presidente russo Vladimir Putin, in cui gli chiede in modo più generico di proteggere le vite dei bambini.
Trump: “Parlato con Putin da solo, sarebbe stato irrispettoso”
Donald Trump ha ribadito di aver avuto una “conversazione molto positiva” con Vladimir Putin dopo l’incontro di ieri con Volodymyr Zelensky e i leader europei. Parlando ai microfoni di Fox & Friends, il presidente americano ha raccontato di non aver fatto la telefonata “davanti a loro, ho pensato che sarebbe stato irrispettoso nei confronti del presidente Putin”, e che il leader del Cremlino “non avrebbe parlato con i rappresentanti europei presenti”.
Trump, Zelensky sia flessibile nei negoziati
Il presidente americano Donald Trump ha auspicato che il leader ucraino Volodymyr Zelensky “faccia quello che deve fare”, sottolineando che deve essere “flessibile” nei negoziati. In un’intervista a FoxNews, il capo della Casa Bianca ha sottolineato che sono i due leader a “dover prendere le decisioni”.
Trump, possibili garanzie di sicurezza Usa via aerea
Possibili garanzie di sicurezza degli Stati Uniti all’Ucraina potrebbero essere fornite via aerea. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista a Fox, sottolineando che ci sarà qualche forma di sicurezza, ma non può essere la Nato.
Trump: “Non ci saranno americani in Ucraina”
“Avete la mia assicurazione, da presidente”. Ha risposto così Donald Trump, ai giornalisti di “Fox & Friends” che chiedevano garanzie che non ci saranno ‘boots on the ground’ (scarponi sul terreno, ndr) americani in Ucraina. “Germania, Francia e Gran Bretagna vogliono avere i ‘boots on the ground’. Non penso sarà un problema: Putin è stanco, sono tutti stanchi. Ma non si sa mai”, ha aggiunto.
Trump, possibile che Putin non voglia accordo, vedremo
“È possibile che” Vladimir Putin “non voglia raggiungere un accordo. Scopriremo di più su Putin nelle prossime due settimane”. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista a Fox, sottolineando che il rapporto con Putin è “importante solo se riusciamo a portare a termine le cose”.
Trump, ‘Francia, Gb e Germania vogliono truppe in Ucraina’
L’Ucraina non sarà parte della Nato. Lo ha ribadito Donald Trump in un’intervista a Fox rispondendo a una domanda sulle garanzia di sicurezza all’Ucraina. “Francia, Germania e Regno Unito vogliono truppe sul campo in Ucraina”, ha aggiunto.
Trump, ‘decidano Putin e Zelensky, lasciamo che si vedano’
“Lasciamo” che Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky si incontrino per primi: sono loro che devono prendere le decisioni. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista a Fox, criticando Barack Obama per aver ceduto sulla Crimea.
Trump, spero Putin sia bravo, altrimenti situazione dura
“Spero che Putin sia bravo, altrimenti la situazione sarà dura. Anche Zelensky deve mostrare flessibilità”. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista a Fox.
Bannon avvisa Trump, ‘sicurezza di Kiev un problema europeo’
L’impegno di Donald Trump ad assicurare garanzie di sicurezza all’Ucraina non è ancora stato definito ma nel mondo Maga, contrario all’interventismo, si sollevano già voci contrarie. Il primo a sollevare dubbi è stato Steve Bannon. “Non capisco come l’impegno degli Stati Uniti a offrire garanzie di sicurezza stile Articolo 5 della Nato sia una vittoria”, ha detto l’ex controverso stratega, osservando ancora una volta come la guerra in Ucraina è un problema europeo.
Kiev: “Russia ha restituito salme dei soldati”
La Russia ha restituito all’Ucraina le salme di mille soldati ucraini morti, la maggior parte caduti al fronte, nel quadro di precedenti accordi tra i due Paesi in guerra. Lo ha reso noto Kiev. “I corpi di mille persone decedute sono stati restituiti all’Ucraina” dai russi che hanno indicato si tratta di militari ucraini, hanno fatto sapere da Kiev. “Purtroppo tra le salme rimpatriate ci sono i corpi di cinque soldati ucraini morti durante la prigionia”, hanno precisato dall’agenzia governativa che segue il dossier, assicurando che verranno effettuati test per le identificazioni.
Costa, ‘Mosca metta subito fine alle violenze in Ucraina’
“La videoconferenza con i membri del Consiglio europeo per un resoconto dei colloqui sull’Ucraina è iniziata pochi minuti fa. L’Ue sostiene con fermezza il popolo ucraino e il presidente Zelensky. L’Ucraina è stata e rimarrà in cima all’agenda dei leader nelle settimane e nei mesi a venire, mentre continuiamo a sostenere gli sforzi volti a una pace giusta e sostenibile. Come primo passo, la Russia deve porre immediatamente fine alle violenze”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa.
Al via conferenza leader Ue; sostegno a Zelensky
“La videoconferenza dei membri del Consiglio europeo per un resoconto dei colloqui sull’Ucraina è iniziata pochi minuti fa. L’Ue sostiene con fermezza il popolo ucraino e il presidente Zelensky”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. “L’Ucraina è stata e rimarrà in cima all’agenda dei leader nelle settimane e nei mesi a venire, mentre continuiamo a sostenere gli sforzi verso una pace giusta e sostenibile”, ha aggiunto.
Lavrov, Trump ha ricevuto invito a visitare Russia
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ricevuto un invito per visitare la Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, citato dalla Tass.
Cassis: “Immunità a Putin se viene in Svizzera per una conferenza di pace”
La Svizzera offrirà “l’immunità” a Vladimir Putin, colpito da un mandato di arresto internazionale, a condizione che venga nel Paese “per una conferenza di pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis durante un punto stampa a Berna, mentre prende quota l’ipotesi di un bilaterale tra il presidente russo e Vodolymyr Zelensky a Ginevra. Lo scorso anno il governo federale ha definito “le regole per concedere l’immunità a una persona soggetta a mandato di arresto internazionale… se questa persona viene per una conferenza di pace, non se viene per motivi privati”, ha spiegato il ministro.
Rubio, ‘non diamo più armi a Kiev, ora gliele vendiamo’
“Non diamo più armi all’Ucraina. Non diamo più denaro all’Ucraina. Ora vendiamo loro armi e i Paesi europei le pagano attraverso la Nato. Stanno usando la Nato per acquistare le armi e trasferirle all’Ucraina. Questo è un altro grande cambiamento rispetto al modo in cui è stata affrontata questa guerra solo pochi anni fa, ad esempio sotto l’amministrazione Biden”: lo ha detto in un’intervista a Fox News il segretario di Stato americano, Marco Rubio.
Cassis: “Svizzera prontissima a ospitare vertice Putin-Zelensky anche a breve termine”
“La Svizzera è prontissima, non pronta, anche a breve termine” ad ospitare un vertice tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri svizzero, Ignacio Cassis, nel corso di un punto stampa congiunto a Berna con il titolare della Farnesina, Antonio Tajani. “E’ la nostra specialità, anche dal punto tecnico e legale, noi siamo a disposizione, l’ho anche ricordato nei contatti che ho avuto con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, negli ultimi mesi”, ha aggiunto Cassis, sottolineando che la Svizzera “non ha mai smesso di fare sforzi verso la pace” ed è pronta “se necessario” a mettere a disposizione Ginevra come sede dei negoziati.
Lavrov, ‘accordo solo con rispetto della nostra sicurezza’
Non si può arrivare a un accordo di pace in Ucraina “senza il rispetto degli interessi di sicurezza della Russia e senza il pieno rispetto dei diritti dei russi e dei russofoni che vivono in Ucraina”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un’intervista alla Televisione Rossiya-24 citata dall’agenzia Ria Novosti. Tali questioni, ha aggiunto Lavrov, “devono essere rapidamente risolte nel contesto” di una intesa.
Ue, bene impegno Usa su garanzie di sicurezza
“La presidente” della Commissione europea, Ursula von der Leyen, “ha accolto con favore l’impegno degli Stati Uniti a partecipare attraverso le garanzie di sicurezza. La presidente ha menzionato domenica il fatto che potrebbero esserci garanzie di sicurezza simili all’articolo 5, sulle quali stiamo riflettendo”. Lo ha dichiarato la portavoce aggiunta della Commissione europea, Arianna Podestà, nel briefing con la stampa. La portavoce ha aggiunto che von der Leyen, durante la serie di colloqui definiti “molto buoni”, “ha anche confermato che l’Ue sta già contribuendo a questo, anche continuando a rafforzare le Forze armate ucraine e allo stesso tempo rafforzando la difesa europea”. “In questa fase, non abbiamo ancora messaggi specifici su come potrebbero configurarsi queste garanzie di sicurezza. Ciò che posso dire è che i team continueranno a lavorare sui dettagli di queste garanzie di sicurezza anche nelle prossime settimane”, ha concluso la portavoce.
Lavrov, ‘aperti a ogni incontro bilaterale o trilaterale’
La Russia non è contraria a tenere alcun incontro per la pace in Ucraina, “a livello bilaterale o trilaterale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dalla Tass.
Sybiha, attacchi Mosca dimostrano necessità garanzie sicurezza solide
“Mentre a Washington proseguivano gli sforzi per promuovere la pace, guidati dai presidenti Zelensky e Trump, con la partecipazione dei leader europei e della Nato, Mosca continuava a fare esattamente il contrario della pace: nuovi attacchi e distruzione”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha. “Durante la notte, la Russia ha lanciato 270 droni, oltre a missili balistici e da crociera, contro l’Ucraina. Ci sono stati danni alle infrastrutture energetiche e civili feriti”, spiega. “Ciò dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale porre fine agli omicidi, raggiungere una pace duratura e garantire solide misure di sicurezza”, aggiunge.
Mosca, non vogliamo territori ma protezione russofoni
La Russia in Ucraina non ha mai cercato semplicemente di conquistare territori, che si tratti di Crimea, Donbass o Novorossiya, il suo obiettivo è proteggere i russi che storicamente vivono in queste terre. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov all’indomani del vertice alla Casa Bianca in cui si è discusso, secondo Donald Trump, anche di “possibili scambi di territori”. “Vorrei sottolineare ancora una volta che non abbiamo mai parlato semplicemente di conquistare alcuni territori. Né la Crimea, né il Donbass, né la Novorossiya come territori sono mai stati il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo era proteggere le persone, il popolo russo, che ha vissuto su queste terre per secoli, che ha scoperto queste terre, ha versato sangue per loro sia in Crimea che nel Donbass, ha creato città come Odessa, Nikolaev e molte altre, porti, fabbriche, impianti”, ha affermato il ministro, come riporta Ria Novosti.
Lavrov, ‘Trump vuole sinceramente arrivare alla pace’
La Russia crede che il presidente americano Donald Trump voglia “sinceramente raggiungere un risultato che sarà a lungo termine, stabile, affidabile” per la pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un’intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dalla Tass. “Il presidente Trump e il suo team, soprattutto dopo il vertice in Alaska, hanno iniziato ad affrontare molto più profondamente la risoluzione di questa crisi, comprendendo che è necessario eliminare le cause primarie, come noi, come il presidente Putin, abbiamo costantemente detto”, ha aggiunto Lavrov.
Zelensky, si lavora su garanzie sicurezza “concrete”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che “ci saranno garanzie di sicurezza” dopo i colloqui di ieri alla Casa Bianca, e che si sta lavorando su “contenuti concreti”.
Il presidente ucraino ha pubblicato un post sui social media, salutando quello che ha definito un “passo significativo verso la fine della guerra” dopo i colloqui con i leader europei e Donald Trump. “L’Ucraina sente questa forza e faremo di tutto per rendere concreto il percorso verso la pace”, ha aggiunto. “Stiamo già lavorando sul contenuto specifico delle garanzie di sicurezza”, scrive il leader di Kiev, “oggi continuiamo il coordinamento a livello di leader, ci saranno discussioni, stiamo preparando i format appropriati”. “Continueremo a lavorare anche domani”, annuncia Zelensky, “anche i consiglieri per la Sicurezza nazionale sono in costante contatto. Saranno fornite garanzie di sicurezza. Ringrazio tutti i partner per la loro determinazione e il loro sostegno”.
Zelensky dona a Trump mazza da golf ricevuta da soldato ferito
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha regalato ieri al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, una mazza da golf che aveva ricevuto in dono che da un soldato ucraino ferito: lo ha reso noto l’ufficio presidenziale ucraino, come riporta la Cnn. La mazza apparteneva in precedenza a Kostiantyn Kartavtsev, un sergente minore che ha perso una gamba nei primi mesi dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il golf è diventato parte della riabilitazione del sottufficiale ferito, ha detto Zelensky a Trump mentre gli consegnava il regalo. “Il capo di Stato (Zelensky) ha anche mostrato un video in cui Kostiantyn Kartavtsev chiede al presidente degli Stati Uniti di aiutare l’Ucraina a porre fine alla guerra con una pace giusta e duratura”, ha dichiarato l’ufficio presidenziale ucraino in un comunicato. “Donald Trump ha accettato il regalo, ha registrato un video in cui ringrazia il guerriero ucraino per la mazza da golf e ha consegnato al presidente dell’Ucraina le chiavi simboliche della Casa Bianca”. Lo scambio di doni rappresenta un ulteriore cambiamento di tono rispetto alla precedente visita di Zelensky alla Casa Bianca, quando Trump e il vicepresidente JD Vance avevano criticato aspramente il presidente ucraino, definendolo irrispettoso e ingrato davanti alle telecamere di tutto il mondo, commenta l’emittente.
Lavrov, Trump vuole un risultato a lungo termine
All’incontro tra i leader russo e statunitense, Vladimir Putin e Donald Trump – in Alaska.il 15 agosti, “era evidente che la squadra del presidente americano vuole sinceramente raggiungere un risultato a lungo termine, sostenibile e affidabile” in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, intervisttao dal canale Rossiya 24.
Il capo della diplomazia russa ha poi definito “buona” l’atmosfera del summit su territorio americano.
Starmer presiede riunione volenterosi dopo colloqui Usa
Il premier britannico Keir Starmer presiederà questa mattina una riunione virtuale della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” dopo i colloqui alla Casa Bianca. Lo ha annunciato Downing Street secondo cui il primo ministro aggiornerà i leader dei Paesi alleati sull’esito del vertice e discuterà dei prossimi passi da compiere. Al centro dell’incontro ci sono le garanzie di sicurezza per l’Ucraina all’interno di un processo verso la pace di cui hanno discusso nei colloqui a Washington il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky insieme ai leader europei.
Merz partecipa a una videoconferenza con i ‘volenterosi’
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz parteciperà oggi alle 12.15 a una videoconferenza della coalizione dei volenterosi. Questa fa seguito all’incontro di ieri a Washington e prosegue le consultazioni in corso sulla questione delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. È quello che rende noto il portavoce Stefan Cornelius in un comunicato. Successivamente, alle 13.00, Merz parteciperà a una videoconferenza organizzata dal Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, continua la nota, per riferire a tutti i membri del Consiglio europeo in merito alle discussioni tenutesi il giorno precedente a Washington.
Reuters: “Incontro Zelensky-Putin potrebbe essere in Ungheria”
L’incontro fra Vladimir Putin e Volodymir Zelensky potrebbe avvenire in Ungheria, ha reso noto una fonte dell’Amministrazione Usa alla Reuters, come si legge su Meduza. La Russia non si è ancora espressa sull’annuncio da parte di Donald Trump ieri alla Casa Bianca. Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha anticipato che l’incontro bilaterale fra i Presidenti di Russia e Ucraina potrebbe essere organizzato entro le prossime due settimane. Il governo dell’Ungheria, Paese che fa parte dell’Unione europea, mantiene stretti rapporti con la Russia.
Tajani, Ginevra sede migliore per colloqui, noi favorevoli
“Ginevra potrebbe essere la sede giusta” per i colloqui Putin-Zelensky, “l’Italia è favorevole che si svolgano a Ginevra perché è un Paese che ha sempre lavorato per la costruzione della pace. Roma sarebbe stata anche una sede ideale, voluta da americani, ucraini e anche dagli altri ma c’è il problema della Corte Penale internazionale, quindi sarebbe stato più complicato. Credo che la sede di Ginevra possa essere la sede migliore, l’Italia è favorevole, lo dirò anche oggi al ministro Cassis”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al suo arrivo a Berna.
Cnn, ‘attacchi russi in Ucraina, 8 morti e 54 feriti in 24 ore’
Almeno otto persone sono state uccise e 54 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi russi lanciati in tutta l’Ucraina nelle 24 ore fino a questa mattina, riporta la Cnn. Cinque persone sono morte nelle città dietro le linee del fronte nella regione di Donetsk (est), mentre tre sono state uccise e 33 sono rimaste ferite negli attacchi russi alla città di Zaporizhzhia, secondo le autorità militari delle due regioni. Gli attacchi russi hanno ferito anche civili a Kharkiv, Kherson, Dnipropetrovsk e Nikopol.
Sybiha, verso svolta strada pace ma Mosca si oppone
L’incontro trilaterale con Trump, Zelensky e Putin “può portare una svolta sulla strada della pace”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha nel commentare gli ultimi sviluppi della diplomazia internazionale. Invece, in merito agli attacchi russi notturni contro l’Ucraina, il capo della diplomazia ucraina ha affermato che dimostrano “quanto sia fondamentale porre fine alle uccisioni, raggiungere una pace duratura e garantire solide garanzie di sicurezza”. “Mentre a Washington DC si lavorava intensamente per promuovere la pace, sotto la guida dei presidenti ucraino e Usa, con la partecipazione dei leader europei e della Nato, Mosca ha continuato a fare l’opposto della pace: più attacchi e distruzione”. Il ministro degli Esteri ucraino ha confermato precedenti notizie secondo cui “ci sono stati danni alle infrastrutture energetiche e dei civili feriti”.
Concludendo con una nota di speranza, Sybiha ha valutato che “il futuro incontro tra i leader di Ucraina, Stati Uniti e Russia può portare una svolta sulla strada della pace. Siamo grati agli Stati Uniti e al presidente Trump per il percorso verso il raggiungimento della pace”.
Lettonia, ‘Kiev dovrà riconoscere de facto territori occupati’
Per raggiungere la pace, a un certo punto, forse l’Ucraina dovrà riconoscere il controllo russo de facto dei suoi territori occupati da Mosca”. Lo ha detto la ministra degli Esteri della Lettonia, Baiba Braze, intervenendo stamani a un programma televisivo della televisione di Stato lettone, aggiungendo però che qualsiasi decisione spetterà solo ed esclusivamente all’Ucraina. “Solo l’Ucraina stessa può decidere sulle sorti del suo territorio. Nessuna forza esterna può forzare il Paese a prendere decisioni in merito”, ha aggiunto la capo della diplomazia di Riga.
Rutte, non abbiamo discusso invio truppe Usa o europee
La possibilità di inviare truppe statunitensi o europee in Ucraina non è stata discussa durante l’incontro di ieri a Washington tra il presidente Volodymyr Zelensky, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i leader europei. Lo ha dichiarato a Fox News il segretario generale della Nato Mark Rutte. “Non ne abbiamo discusso affatto oggi”, ha risposto Rutte alla domanda se fosse possibile inviare truppe straniere. “Questo farà parte delle discussioni, che inizieranno ora. Cercheremo di portarli alla fase successiva dell’intesa nei prossimi giorni e settimane, ovviamente”. “Abbiamo discusso le garanzie di sicurezza e lavoreremo su quelle nei prossimi giorni, per poi avere un altro incontro virtuale con questo gruppo di leader e il presidente (Trump)”, ha aggiunto Rutte.
Metsola, ‘il vertice di ieri può segnare la svolta per la pace’
“L’importante incontro di ieri a Washington potrebbe segnare la svolta per un percorso di pace in Ucraina che tutti abbiamo desiderato e per cui abbiamo lavorato”. Lo scrive su X la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. “Dopo il vertice in Alaska tra Stati Uniti e Russia, l’impegno del presidente Trump, del Presidente Zelensky e dei leader dell’Unione Europea significa che una possibilità di vera pace è ora realistica. Difficile, ma non impossibile. L’Unione Europea è fondamentalmente un progetto di pace. Ci siamo sempre battuti e sempre ci impegneremo per la pace. Conosciamo fin troppo bene il costo della guerra. Una vera pace deve essere costruita su solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina, affinché duri e non venga semplicemente rimandata a una guerra più grande in futuro. Sappiamo che la pace deve basarsi sul principio che nulla riguarda l’Ucraina senza l’Ucraina. Sappiamo che un’Ucraina che non riceve sostegno, che non ha la forza di scoraggiare coloro che vorrebbero prenderla con la forza, non sarà in grado di trovare quella pace sfuggente”. “Questo – conclude Metsola – è ciò che l’Europa afferma fin dal primo giorno. Ecco perché siamo al fianco dell’Ucraina. Ecco perché l’Europa continuerà a fare la sua parte”.
La Cina dichiara di “sostenere” gli attuali negoziati di pace
Pechino ha dichiarato di “sostenere tutti gli sforzi” verso la pace, dopo l’incontro a Washington tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky e l’annuncio di un potenziale vertice tra il presidente ucraino e il suo omologo russo Vladimir Putin. “La Cina è sempre stata convinta che il dialogo e il negoziato siano l’unica via percorribile per risolvere la crisi ucraina. Sosteniamo tutti gli sforzi a favore della pace”, ha dichiarato Mao Ning, portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, durante una conferenza stampa.
Medvedev, coalizione bellicista Ue ha leccato i piedi a Trump
“La coalizione bellicista anti-russa non è riuscita a battere il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo terreno. L’Europa lo ha ringraziato e gli ha leccato i piedi”. Lo scrive sui social il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, commentando il vertice di ieri a Washington. “La domanda è: quale melodia suonerà il pagliaccio di Kiev riguardo alle garanzie e ai territori una volta tornato a casa, dopo aver indossato di nuovo la sua uniforme militare verde?”, aggiunge Medvedev.
Cremlino, Putin e Trump in stretto contatto
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump hanno concordato, durante la loro conversazione telefonica, di rimanere in stretto contatto sull’Ucraina e su altre questioni urgenti dell’agenda internazionale e bilaterale. Lo ha dichiarato l’assistente presidenziale russo Yury Ushakov. “Vale la pena notare che Vladimir Putin e Donald Trump hanno concordato di continuare a mantenere stretti contatti tra loro sulla questione ucraina e su altre importanti questioni dell’agenda internazionale e bilaterale”, ha riferito Ushakov ai giornalisti. “Il presidente russo ha ribadito l’importanza degli sforzi compiuti personalmente da Donald Trump per trovare soluzioni che portino a una soluzione a lungo termine in Ucraina”, ha affermato. “La conversazione è stata franca e piuttosto costruttiva”, ha detto Ushakov. Il presidente Trump ha chiamato il presidente Putin per informarlo dei suoi colloqui con Vladimir Zelensky e i leader di diversi paesi europei. La conversazione è durata circa 40 minuti. Durante la chiamata, Putin ha ringraziato calorosamente la sua controparte statunitense per l’ospitalità e la buona organizzazione del vertice in Alaska e per i progressi compiuti nei colloqui verso una soluzione pacifica della crisi ucraina. Trump, a sua volta, ha informato Putin dei negoziati con Zelensky e i leader di diversi paesi europei, appena conclusi alla Casa Bianca.
Macron, intenso lavoro diplomatico su sicurezza
Poche ore dopo l’incontro alla Casa Bianca tra il presidente Usa Donald Trump, l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato un intenso lavoro diplomatico in più direzioni per garantire la sicurezza dell’Ucraina. In un’intervista diffusa dall’emittente LCI, il presidente francese ha riferito l’organizzazione, con il Regno Unito, oggi stesso a partire da mezzogiorno, di una riunione della “coalizione dei volenterosi: i 30 paesi che stanno lavorando sulle garanzie di sicurezza per tenerli informati su quanto è stato deciso”. “Nel frattempo, stiamo avviando un lavoro concreto con gli americani e quindi, a partire da oggi, i nostri consiglieri diplomatici, ministri e capi di stato maggiore stanno avviando i lavori per vedere chi è pronto a fare cosa”. Invece, per quanto riguarda le concessioni territoriali, “spetta all’Ucraina farle (…) L’Ucraina farà le concessioni che riterrà giuste e giuste”, ha affermato. “In ogni caso, stiamo molto attenti quando parliamo di riconoscimento dei diritti. Non agiamo sulla base di riconoscimenti di diritti, ovvero i paesi garanti dell’ordine internazionale possono dire ‘possiamo prendere territori con la forza’ perchè stiamo aprendo un vaso di Pandora”, ha avvertito Macron.
Starmer, negoziati su garanzie sicurezza proseguiranno oggi
I negoziati sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina tra gli Stati Uniti e i principali alleati europei di Kiev proseguiranno oggi: lo ha detto ieri in un’intervista alla Bbc il primo ministro britannico Keir Starmer. “Ora lavoreremo con gli Stati Uniti su queste garanzie di sicurezza”, ha affermato Starmer a Washington. “Abbiamo incaricato i nostri team. Alcuni di loro arriveranno addirittura domani (oggi, ndr) per iniziare il lavoro dettagliato al riguardo”. Il leader britannico ha aggiunto che le garanzie “rassicureranno i cittadini europei, ucraini, ma in particolare quelli del Regno Unito”. Ieri Zelensky ha dichiarato in ai giornalisti che le garanzie di sicurezza per l’Ucraina saranno formalizzate entro 10 giorni.
Macron, Ginevra come sede colloqui Zelensky-Putin
Secondo il presidente Emmanuel Macron, l’incontro tra Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin dovrebbe svolgersi in Europa, indicando Ginevra come sede auspicata per il colloquio. “Più che un’ipotesi, è addirittura la volontà collettiva”, ha dichiarato Macron in un’intervista trasmessa sull’emittente LCI, quando gli è stato chiesto se l’incontro annunciato tra Donald Trump e diversi leader europei dovrebbe svolgersi in Europa. “Sarà in un Paese neutrale, e quindi forse la Svizzera, chiedo Ginevra, o un altro Paese. L’ultima volta che ci sono stati colloqui bilaterali, è stato a Istanbul”, ha ricordato il titolare dell’Eliseo.
Kiev: “Infrastrutture elettriche ko, Putin non vuole pace”
Dopo una nuova notte di attacchi russi contro diverse città dell’Ucraina, il governatore della regione centrale di Poltava ha denunciato pesanti danni a infrastrutture elettriche, con centinaia di persone rimaste al buio. “Gli edifici amministrativi sono stati danneggiati. Fortunatamente, non ci sono state vittime”, ha dichiarato il governatore Volodymyr Kohut. “Quest’attacco dimostra che Putin non vuole la pace”, ha commentato il sindaco di Kremenchuk, nella stessa regione di Poltava, pesantemente colpita da droni e missili balistici russi.
Kiev: “Raid Mosca su infrastrutture energetiche a Kremenchuk”
Poche ore dopo la conclusione dei colloqui tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, l’aeronautica ucraina ha denunciato una nuova ondata di attacchi missilistici e con droni da parte della Russia. Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, esplosioni sono state udite a Kremenchuk, dove sarebbero stati impiegati diversi missili balistici. Le autorità ucraine ritengono che l’obiettivo principale dell’offensiva fosse l’infrastruttura energetica del Paese. L’aeronautica ha inoltre segnalato che città più vicine alla linea del fronte, tra cui Kharkiv e Poltava, rimangono sotto la minaccia di ulteriori bombardamenti missilistici.
Zelensky: “A Washington è stato fatto un passo importante”
“A Washington ci sono stati dei colloqui importanti…. è stato fatto un passo importante, una dimostrazione di vera unità tra Europa e Stati Uniti”: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo gli incontri alla Casa Bianca con il presidente statunitense Donald Trump e i leader europei. Il capo dello Stato ha ribadito che “le garanzie di sicurezza” sono “una questione fondamentale, come punto di partenza per porre fine alla guerra”. “I leader sono venuti di persona per sostenere l’Ucraina e discutere di tutto ciò che ci avvicinerà a una pace reale, a un’architettura di sicurezza affidabile che proteggerà l’Ucraina e tutta l’Europa – ha commentato – Continuiamo a lavorare, a coordinare le nostre azioni con tutti gli alleati che desiderano porre fine alla guerra in modo dignitoso. Grazie a tutti coloro che ci aiutano”.
Rubio: Kiev e Mosca dovranno fare concessioni
Il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha affermato su Fox News che sia la Russia sia l’Ucraina dovranno fare concessioni territoriali per raggiungere un accordo di pace. “Non è facile e forse non è nemmeno giusto, ma è ciò che serve per porre fine a una guerra”, ha affermato Rubio, presente nella stanza durante l’incontro tra Trump e Vladimir Putin la scorsa settimana. Rubio afferma che la definizione di queste linee dipenderà da Putin e Zelensky, e il ruolo dell’America è quello di garantire la comunicazione tra le due parti. “Saremo lì per facilitare la situazione”, ha affermato.
Cauto anche il presidente finlandese: “Putin inaffidabile”
Il presidente finlandese Stubb, presente con gli altri leader europei all’incontro alla Casa Bianca, non si fida della conclusione del vertice che dovrebbe aver avvicinato un incontro tra Putin e Zelensky e afferma che Putin è “inaffidabile”
Macron scettico: “Dubito che Putin voglia la pace”
“Dubito che Putin voglia la pace. Abbiamo fatto progressi ma resto cauto”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, secondo quanto riportato dai media internazionali. Macron chiede “un aumento delle sanzioni” contro la Russia se i negoziati falliscono.

Zelensky soddisfatto: “Incontro senza condizioni”
“Penso che dovremmo incontrarci senza condizioni e pensare a un ulteriore sviluppo di questo percorso per la fine della guerra”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky parlando del bilaterale con Vladimir Putin.
L’Ucraina comprerà dagli Usa armi per 100 miliardi per avere le garanzia di sicurezza
L’Ucraina acquisterà dagli Stati Uniti armi per 100 miliardi di dollari nell’ambito dell’accordo per ottenere garanzie di sicurezza americane. Lo rivela il Financial Times, secondo cui gli alleati europei finanzierebbero l’acquisto.
I leader europei lasciano gli Usa, Meloni torna in Italia, Zelensky vola a Kiev. Merz: “Superata ogni aspettativa”
I leader europei lasciano gli Usa. La premier Meloni torna in Italia, Zelensky vola a Kiev. Soddisfatto il tedesco Merz: “Superata ogni aspettativa”
Merz: “L’incontro Putin-Zelensky tra due settimane”
L’incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky si terrà entro due settimane. Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz al termine di colloqui “molto intensi” alla Casa Bianca, con il presidente Trump in cui i leader europei hanno dato il benvenuto alle garanzie di sicurezza di Donald Trump per l’Ucraina e ribadito che non possono essere imposte concessioni territoriali a Kiev.
Putin: “Sì al colloquio con Zelensky”
Il presidente russo Putin – che fino a oggi non ha voluto incontrare Zelensky ritenendolo un interlocutore non legittimo – ha confermato di aver detto sì per l’incontro bilaterale con il presidente ucraino
Trump: “Stiamo già preparando l’incontro Putin-Zelensky”
“Ho chiamato il Presidente Putin e ho avviato i preparativi per un incontro, in una sede da definire, tra il presidente Putin e il presidente Zelensky. Dopo tale incontro, avremo una trilaterale, a cui parteciperanno i due presidenti, più il sottoscritto. Il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff stanno coordinando le operazioni con Russia e Ucraina”, ha osservato Trump.

Trump, telefonata con Putin: “Discusso dell’incontro con Zelensky”
Trump annuncia di aver parlato con Putin e di aver raggiunto un accordo con il presidente russo per un incontro con Zelensky. La telefonata, di 40 minuti, definita costruttiva e franca dal Cremlino, al termine della prima fase dei colloqui alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Macron, il finlandese Stubb, Meloni, Starmer, Merz, von der Leyen e il Segretario generale della NATO Mark Rutte. Nel corso dell’incontro con i leader europei si è discusso delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, garanzie che saranno fornite dai vari Paesi europei, in coordinamento con gli Stati Uniti d’America.
(Except for the headline, this story has not been edited by PostX News and is published from a syndicated feed.)