Israele ha attaccato “vigorosamente” obiettivi Houthi. Nel mirino anche la nave Galaxy Leader, che era stata dirottata e catturatata nel Mar Rosso. Il ministro della Difesa, Israel Katz, commentando il raid, ha affermato: “La legge dello Yemen è come quella di Teheran”. Secondo Donald Trump ci sono intanto “buone possibilità” di raggiungere un accordo con Hamas “questa settimana”, che porti al rilascio degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza
Senza accordo il primo round di colloqui indiretti Israele-Hamas a Doha
Si conclude senza un accordo il primo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo riportano alcuni media. I colloqui si sono tenuti nella capitale del Qatar, Doha, mediati da Egitto e Qatar. La delegazione israeliana, secondo alcune fonti citate dai media, non disponeva di un mandato sufficientemente ampio per raggiungere un accordo con Hamas. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva definito ieri ‘inaccettabili’ le modifiche chieste da Hamas alla proposta di accordo per il cessate il fuoco sostenuta dagli Stati Uniti e dallo stesso Stato ebraico.
Trump ottimista: “Buone possibilità di un accordo con Hamas in settimana”
Donald Trump ha dichiarato che ci sono “buone possibilità” di raggiungere un accordo con il movimento islamista palestinese Hamas “questa settimana”, che porti al rilascio degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza. “Abbiamo già rilasciato molti ostaggi, ma per quanto riguarda gli ostaggi rimanenti, un buon numero sarà rilasciato. Prevediamo di farlo questa settimana”, ha dichiarato ai giornalisti prima di salire sul suo aereo per Washington. I negoziati indiretti tra Israele e Hamas in vista di un accordo di cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi a Gaza sono iniziati domenica sera a Doha, alla vigilia di un incontro tra il Presidente degli Stati Uniti e il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Durante l’incontro alla Casa Bianca, i due discuteranno la proposta americana di un cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza, devastata da 21 mesi di guerra tra Israele e Hamas.
Katz: “La legge dello Yemen è la stessa di Teheran, pagheranno”
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha commentato l’attacco verso gli obiettivi Houthi: “Come parte dell’operazione ‘Black Flag’, le Forze di difesa israeliane stanno attaccando vigorosamente in questo momento obiettivi del regime terroristico houthi”, ha annunciato Katz in un comunicato. “La legge dello Yemen è la stessa di quella di Teheran. Chiunque cerchi di danneggiare Israele sarà danneggiato”, gli “Houthi continueranno a pagare un prezzo alto per le loro azioni”, ha aggiunto.
Intenso attacco di Israele verso lo Yemen: nel mirino obiettivi Houthi
L’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere effettuato attacchi aerei contro diversi obiettivi terroristici Houthi in Yemen, fra cui i porti di Hodeidah, Ras Isa e Salif, e la centrale elettrica di Ras Khatib. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito, gli obiettivi erano utilizzati dagli Houthi, sostenuti dall’Iran, per trasferire armi e condurre attività terroristiche contro Israele e la navigazione globale. Tra gli obiettivi colpiti c’è anche la nave ‘Galaxy Leader’, dirottata e catturata dagli Houthi nel novembre 2023 e utilizzata per la sorveglianza marittima e la pianificazione operativa. L’Idf afferma che gli attacchi arrivano in risposta a ripetuti attacchi missilistici e di droni degli Houthi contro il territorio israeliano e sostiene che evidenziano il continuo utilizzo di infrastrutture civili da parte del gruppo per scopi militari.

Attaccata nave mercantile nel Mar Rosso, sospetti sugli Houthi
Una nave mercantile battente bandiera della Liberia è stata attaccata nel Mar Rosso, al largo delle coste dello Yemen, da uomini armati che hanno sparato con pistole e lanciato granate a razzo. Lo ha riferito il gruppo United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto), supervisionato dall’esercito britannico, aggiungendo che una squadra di sicurezza armata sulla nave ha risposto al fuoco. A seguito dell’attacco, la nave ha iniziato a imbarcare acqua e a un certo punto l’equipaggio ha abbandonato l’imbarcazione. L’attacco è avvenuto circa 100 chilometri a sud-ovest di Hodeida, nello Yemen, che è tenuta dai ribelli Houthi del Paese. I sospetti per l’attacco alla nave portarinfuse Magic Seas, di proprietà greca, sono ricaduti immediatamente sugli Houthi, in particolare perché una società di sicurezza, Ambrey, ha affermato che sembra che le imbarcazioni a pilotaggio remoto con bombe abbiano colpito la nave dopo averla bersagliata con armi di piccolo calibro e granate a propulsione di razzi. I media dei ribelli hanno riferito dell’attacco ma non lo hanno rivendicato. In genere possono passare ore o addirittura giorni prima che gli Houthi riconoscano un attacco. “Probabilmente è un messaggio che indica che gli Houthi continuano a possedere la capacità e la volontà di colpire obiettivi marittimi strategici indipendentemente dagli sviluppi diplomatici”, ha scritto Mohammad al-Basha, analista sullo Yemen presso la società di consulenza sui rischi Basha Report.
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